Tempo pieno: posti garantiti, calo assicurato

Su richiesta della Conferenza unificata e, a quanto sembra, dello Snals, il decreto ha introdotto una disposizione (art. 15) che prevede la conferma (“…in via di prima applicazione, per l’anno scolastico 2004/2005, del numero dei posti attivati complessivamente a livello nazionale per l’anno scolastico 2003/2004 per le attività di tempo pieno e di tempo prolungato…”).
Sembra una notizia buona, che quanto meno evita il rischio di una drastica riduzione degli organici, ma, paradossalmente, potrebbe trasformarsi in cattiva, a meno che in sede applicativa non intervengano opportune compensazioni. Vediamo perché, con l’aiuto di questa tabella:

Effetti della conferma di organici per tempo pieno e tempo prolungato

 

Classi a tempo pieno

 

Classi a tempo prolungato

Classi

costituite

2003-04

Anno di corso

Classi previste

2004-05

Differenza

per anno scolastico

 

Classi

costituite

2003-04

Anno di corso

Classi previste

2004-05

Differenza

per anno scolastico

      5.982 (1)

V anno

      6.054

+ 72

 

       8.161 (1)

III anno

         7.745

– 416

      6.054

IV anno

      6.266

+ 212

 

       7.745

II anno

         7.465

– 280

      6.266

III anno

      6.283

+ 17

 

       7.465

I anno

      8.161 (2)

+ 696

      6.283

II anno

      6.294

+ 11

 

    

 

      

 

      6.294

I anno

    5.982 (2)

– 312

 

23.371

Totale fisso

       23.371

 

         502

pluriclasse

        502

0

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

    31.381

Totale fisso

   31.381

0

 

 

 

 

 

(1) classi dell’ultimo anno in uscita

(2) classi del primo anno in entrata

 

Elaborazione Tuttoscuola



Il tempo pieno della scuola primaria è in espansione continua da anni, in termini sia di domande di alunni sia di classi costituite (e relativi posti). Nel 2003-04 sono state costituite 668 classi (con due docenti per classe) in più dello scorso anno, nonostante vi sia stato un contestuale decremento del numero complessivo di classi.
Se, per assurdo, l’anno prossimo venisse ignorato il prevedibile aumento di domanda in atto, confermando almeno lo stesso numero di classi prime di quest’anno (6.294), occorrerebbero in ogni modo 312 classi in più, per mantenere anche lo stesso numero delle classi già funzionanti: infatti “escono” le 5.982 quinte classi di quest’anno, che non sono sufficienti a far posto neanche alle 6.294 che sarebbero pari alle prime di quest’anno (in realtà si attende una domanda molto maggiore).
La conferma dei posti farebbe mancare quindi quelle 312 classi per il 2004-05. Insomma, non solo verrebbe frenata l’espansione del tempo pieno, ma si ridurrebbe il numero delle nuove prime classi.
Per il tempo prolungato della secondaria di I grado vale il fenomeno opposto: qui c’è un decremento continuo da anni, in termini sia domanda di alunni sia di classi costituite (e relativi posti di organico).
Se, per l’anno prossimo venisse ignorato il calo di domanda, confermando ugualmente il numero delle classi prime di quest’anno (7.465), vi sarebbero 696 classi in più (la differenza tra le classi che escono e quelle che entrano). La conferma dei posti attivati quest’anno premierebbe il calo del tempo prolungato nel 2004-05, determinando addirittura un surplus di classi.
In sede applicativa bisognerà quindi pensare a qualche compensazione perché un uguale trattamento tra i due modelli di tempo lungo (conferma dei posti attuali) diventerebbe una beffa per l’uno e un premio ingiustificato per l’altro.