Sui bambini in piazza scontro tra Polo e Ulivo

La presenza dei bambini alla manifestazione nazionale di sabato a favore del tempo pieno ha scatenato una nuova polemica tra i Poli. La presidente della commissione Infanzia Maria Burani Procaccini commenta: “Convocherò l’ufficio di presidenza della commissione Infanzia per investirla del problema sollevato dai Giovani di Forza Italia attraverso una lettera di Simone Baldelli, che denunciava il coinvolgimento strumentale dei minorenni nel corso della manifestazione del centrosinistra contro la Riforma Moratti, svoltasi sabato a Roma”. Aggiunge: “Se genitori ed insegnanti ritenevano di dover manifestare contro la Riforma Moratti, avrebbero potuto farlo ma tenendo fuori i bimbi. Tra l’altro certamente i bambini non sapevano neanche perchè erano stati portati in piazza, a propagandare come dei fantocci slogan dei quali, molto probabilmente, non avranno capito neanche il significato”.

Opposto il giudizio di Mauro Bulgarelli, deputato dei Verdi. “I bambini hanno tutto il diritto di manifestare con i loro genitori contro politiche che li interessano in prima istanza. Storicamente, quando i genitori di bambini delle scuole inferiori hanno dimostrato, lo hanno fatto sempre assieme a tutta la famiglia. Se poi si considera che uno degli oggetti della manifestazione è il timore di perdere il diritto al tempo pieno e prolungato viene da chiedersi a chi costoro avrebbero dovuto lasciare i bambini, nelle sedi di polizia, in quelle di Forza Italia? La verità – conclude Bulgarelli – è che gli slogan e le battute degli esponenti di Forza Italia, di fronte ai problemi concreti e quotidiani, hanno il fiato corto, rivelando la totale assenza di radicamento nella società e, quel che è piu’ grave, inconsapevoli tendenze autoritarie”.

Della manifestazione parla anche lo Snals. La scelta di non scendere in piazza sabato scorso “non equivale ad affermare il nostro consenso alla riforma Moratti”, dice il segretario generale dello Snals-Confsal, Fedele Ricciato. “Non intendiamo cadere nella trappola di quanti intendono strumentalizzare la nostra posizione. In piena autonomia e con la responsabilità e la coerenza che lo hanno sempre contraddistinto – ha spiegato Ricciato – lo Snals-Confsal non è né a favore, né contro, ma è per la difesa del diritto allo studio, per dare certezze e orientamenti precisi alle famiglie e per tutelare il personale della scuola. In queste ore lo Snals – ha proseguito Ricciato – è impegnato a sostenere i propri emendamenti allo schema di decreto attuativo per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo, emendamenti che prevedono nuove professionalità statali per la scuola dell’infanzia, il mantenimento del tempo pieno nella scuola elementare e del tempo prolungato nella scuola media e la salvaguardia del team docente con la cancellazione della figura del tutor, nonché la richiesta di risorse adeguate per l’attuazione della riforma. Ci attendiamo ora – ha concluso il sindacalista – risposte puntuali e certe da parte del Parlamento e del Consiglio dei Ministri”.

Anche la Gilda, che ha riunito a Fiuggi l’assemblea nazionale dei delegati, ribadisce il proprio “profondo” dissenso sulla riforma Moratti che, a suo parere, danneggia la qualità della scuola e la professionalità dei docenti. L’idea di base della riforma che la Gilda non condivide è “la trasformazione della scuola in una specie di supermercato dell’offerta formativa. A ciò si aggiunge – spiega il sindacato in una nota – che invece dei programmati investimenti, la realtà della riforma si sta traducendo in pesanti tagli agli organici”. La Gilda preannuncia quindi una serie di iniziative di protesta non escludendo il blocco degli scrutini e rivolge un appello a tutte le associazioni professionali e sindacali perché si concordino azioni unitarie di mobilitazione.