Studenti italiani tra i migliori in lettura, ma non sul web. I risultati Pirls 2016

Vivono di pane e web, sono connessi 24 ore su 24 eppure il tallone degli studenti italiani sarebbe proprio Internet. Nonostante infatti siano tra i migliori al mondo in lettura di testi stampati, non se la cavano benissimo con quelli digitali. A certificarlo sono i risultati del Pirls 2016, (Progress in International Reading Literacy Study) della IEA (International Association for the Evaluation of Educational Achievement), qui da noi condotta dall’istituto INVALSI, una ricerca che, ogni 5 anni, osserva le capacità di lettura negli studenti di 9-10 anni (al quarto anno di scuola) di una cinquantina di Paesi del mondo. I risultati sono stati presentati dall’Invalsi stesso lo scorso 5 dicembre, nel corso di un seminario a Roma. In totale in Italia sono stati coinvolti circa 3.900 studenti rappresentativi di oltre 520.000 studenti di quarta primaria.

Come appena accennato, i lettura i nostri ragazzi vano forte: l’Italia consegue un punteggio di 5482 , significativamente superiore alla media internazionale, risultato in linea con diversi Paesi europei, quali Germania, Svezia, Paesi Bassi, Portogallo, Ungheria, Repubblica Ceca e Repubblica Slovacca.

La percentuale di studenti italiani che raggiunge il Livello Avanzato, rispondendo con successo ai quesiti più difficili di PIRLS, è dell’11%, valore che non si differenzia dalla percentuale media dei Paesi UE e OCSE. La quasi totalità degli studenti nostrani (98%) riesce a rispondere almeno ai quesiti più semplici di PIRLS, percentuale in linea con quella dei Paesi in cima alla classifica, che non si differenzia in modo significativo dalla media UE (97%) mentre è leggermente più alta della media OCSE (96%).

Le aree geografiche del Nord Ovest e del Nord Est hanno punteggi medi in lettura significativamente più alti del dato medio dell’Italia preso nel suo complesso (rispettivamente 562 per il Nord Ovest e 557 per il Nord Est), mentre le aree geografiche del Sud e del Sud Isole hanno punteggi medi significativamente più bassi del dato medio dell’Italia (rispettivamente 538 per il Sud e 525 per Sud Isole).

Se invece parliamo di e-Reading, i numeri cambiano. La percentuale di studenti italiani che raggiunge il Livello Avanzato nella lettura digitale – rispondendo con successo ai quesiti più difficili di ePIRLS – è del 6%, la metà rispetto a quella raggiunta, in media, dagli studenti a livello internazionale

Quella di inserire Internet nell’indagine è una novità del 2016. Vista infatti la centralità del web come strumento di acquisizione di informazioni anche per finalità di studio in ambito scolastico, nel ciclo di indagine del 2016 è stata presentata per la prima volta agli studenti anche una prova di lettura in ambiente web simulato, denominata ePIRLS. 

ePIRLS ha utilizzato un ambiente Internet simulato attraverso il quale è stato chiesto agli studenti di svolgere due ricerche scolastiche su argomenti di scienze naturali e di scienze sociali. All’interno di una finestra del browser, l’avatar di un insegnante virtuale ha accompagnato gli studenti presentando domande alle quali rispondere ricercando le informazioni necessarie all’interno di testi discontinui, distribuiti su diverse pagine che riproducevano alcune caratteristiche e funzioni peculiari degli ipertesti web. Sulla base del compito assegnato, lo studente ha avuto la possibilità di strutturare un proprio percorso di navigazione all’interno dei testi per la ricerca di informazioni pertinenti. Gli studenti hanno, inoltre, dovuto confrontare dati contraddittori presentati su più pagine, hanno scelto i risultati ritenuti maggiormente attinenti tra quelli presentati da un motore di ricerca e hanno generalizzato un insieme di informazioni per trarre conclusioni o per trovare dei tratti comuni.