
Sostegno, Valditara: ‘Famiglie possono chiedere continuità didattica’. Oggi audizione del ministro alla Camera

“E’ in aumento il tema della disabilità. Un tema serio che abbiamo voluto affrontare in modo deciso, consentendo alle famiglie di poter chiedere alla scuola se il ragazzo con problemi veri di disabilità si è trovato bene con l’insegnante di sostegno, e di chiedere così la continuità didattica. Perché cambiare ogni anno per il ragazzo l’insegnante di sostegno è un trauma notevole”. Lo ha affermato il Ministro dell’istruzione e del merito, Giuseppe Valditara, nel corso della trasmissione radiofonica “Giù la maschera” (Radio 1 Rai), condotta da Marcello Foa e dedicata al tema “Scuola un anno dopo: cosa cambia davvero?”. Oggi, giovedì 13, alle ore 14 l’audizione del Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, che dovrà entrare nel merito degli articoli che riguardano la scuola del decreto scuola del 31 maggio scorso che sta iniziando in questi giorni l’iter parlamentare per la conversione in legge. Articoli che hanno a che fare con la specializzazione dei docenti di sostegno presso Indire, la conferma di questi docenti da parte delle famiglie per garantire la continuità scolastica, le abilitazioni all’estero, la formazione per insegnare a studenti stranieri e la valutazione dei dirigenti scolastici.
“Attualmente ci sono 85 mila insegnanti di sostegno che non hanno la specializzazione. Abbiamo per questo avviato un percorso per garantire la specializzazione agli insegnanti di sostegno”, ha spiegato Giuseppe Valditara, “Abbiamo il dovere di includere i ragazzi che partono svantaggiati. La grande battaglia che abbiamo fatto è quella dia ver investito 550 milion di euro per agenda sud e agenda nord. Abbiamo scoperto che in alcune scuole della periferia di Milano c’è una dispersione scolastica superiore a quella della Campania”.
Nel corso dell’intervista il Ministro Valditara si è soffermato sul tema del bullismo e sul “tema di trasformare le sospensioni: che senso ha se un ragazzo che picchia il suo compagno di banco e si comporta da bullo, lasciarlo a casa per 10 giorni? In realtà oggi gli si fa un regalo. 60 anni fa i genitori si sarebbero comportati diversamente. Per questo va impiegato in attività di cittadinanza per imparare la solidarietà verso gli altri”. Il Ministro ha poi rivolto un “in bocca al lupo agli studenti che stanno affrontando la maturità”.
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