A scuola d’impresa, ecco perché investire sull’alternanza scuola-lavoro

Piace agli insegnanti e pure ai ragazzi. L’alternanza scuola-lavoro è una grande risorsa sulla quale puntare. Permette agli studenti di capire come funziona il mondo del lavoro, li prende per mano e li guida per favorirne l’inserimento non appena conclusi gli studi. Una sorta di ponte tra la scuola e il lavoro. E proprio questo “ponte” è stato il tema centrale del convegno che ieri, 22 febbraio, si è svolto a Montecitorio. Parliamo di “A scuola d’impresa”, un evento fortemente voluto e organizzato da Elena Centemero e Renata Polverini e al quale è intervenuto anche il direttore di Tuttoscuola, Giovanni Vinciguerra. 

Abbiamo bisogno di un’occasione per ascoltare chi si occupa della scuola, chi cerca di collegarla al mondo del lavoro e chi ne vive i problemi – ha detto la Polverini aprendo il convegno –  A oggi, considerando il tasso di occupazione giovanile, bisogna imporsi una riflessione seria”.

E ad aiutare questa riflessione ci ha pensato Valentina Aprea, assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro della Regione Lombardia, mostrando i risultati di un metodo che funziona, quello applicato dalla Regione Lombardia alla formazione e all’istruzione professionale. I numeri parlano chiaro, così come le storie raccontate. Storie di ragazzi che hanno sperimentato sulla loro pelle il buon funzionamento del sistema: “Tutto questo è la dimostrazione che buone leggi possono produrre buoni risultati – dichiara l’assessore – Ma dobbiamo fare molta attenzione a prolungare i percorsi di studio. I nostri 13 anni di istruzione non ce li possiamo più permettere. Abbiamo deciso che in Italia tra i 20 e i 30 anni si studia, ma altrove si produce e si cambia il mondo. Qui a 30 anni troppi ragazzi non hanno ancora mai firmato un contratto di lavoro, sono fuori. La formazione professionale deve essere rivalutata nel nostro Paese. Dobbiamo imparare a portare i nostri ragazzi a lavorare molto presto”. 

Ed ecco che in quest’ottica un ruolo chiave non può che svolgerlo l’alternanza scuola-lavoro. “È un elemento innovativo molto importante, averla messa al centro del curricolo è stata un’idea lungimirante” dichiara il direttore di Tuttoscuola, Giovanni Vinciguerra. “Certo – aggiunge – Non si può fare una buona alternanza scuola-lavoro se i docenti non sono preparati o se nel territorio di molte scuola ancora non esiste un settore produttivo capace di rispondere alle esigenze delle scuole”.

Proprio con lo scopo di risolvere questo tipo di problemi nasce TuttoAlternanza.it, presentata dallo stesso Vinciguerra nel corso del convegno a Montecitorio. TuttoAlternanza è portale che offre soluzioni innovative e di qualità per ASL e che collabora con l’Università IUL, promossa da INDIRE. 

Tra le soluzioni proposte, TuttoAlternanza offre agli studenti una grande novità, la possibilità di vivere una vera esperienza di giornalismo. Insieme ai loro “colleghi” studenti di tutta Italia, verranno guidati dalla redazione di Tuttoscuola grazie al progetto GIORNALISTI IN ALTERNANZAOgni classe diventerà per alcune settimane una redazione locale di Tuttoscuola, in contatto con quella centrale di Roma, e sarà parte di una squadra che realizzerà un’importante inchiesta giornalistica sul campo, sia a livello nazionale, sia sulla realtà del proprio territorio (che presenterà localmente). La prima indagine riguarderà la diversità nella scuola italiana (religiosa, etnica, di genere, di abilità/dis-abilità, etc). Il progetto si rivolge agli studenti dell’ultimo triennio delle scuole secondarie superiori di tutti gli indirizzi. Particolarmente indicato per i Licei. I ragazzi parteciperanno a percorsi ASL di 70 ore, che verranno certificate.

Vuoi saperne di più su GIORNALISTI IN ALTERNANZA? Clicca qui

Tuttoalternanza.it è un’iniziativa che viene incontro in maniera efficace alle esigenze delle scuole”  ha dichiarato Elena Centemero. “L’alternanza scuola-lavoro è sempre stata centrale nelle scelte politiche di Forza Italia – ha poi aggiunto –  Oggi, al secondo anno di attuazione delle nuove norme, è necessario valutare cosa ha funzionato e cosa no dopo la ‘Buona Scuola’, nella consapevolezza che le finalità e gli obiettivi dell’alternanza non possono essere gli stessi per tutte le scuole superiori. Va valorizzata la funzione orientativa dei percorsi di alternanza. E nel nostro programma prevederemo l’implementazione del modello duale, sulla base dell’esperienza lombarda, per l’istruzione e la formazione professionale. È necessario far coincidere le necessità del mondo del lavoro con la formazione offerta a scuola, per questo Forza Italia è pronta ad ascoltare le proposte delle scuole e delle imprese”.