Ritorno a scuola a rischio, Uil Scuola: ‘Oltre 20mila posti ATA vacanti. Occorre provvedimento straordinario per coprirli’

Oltre 20mila posti ATA nella scuola resteranno vacanti nell’A.S. 2024/25. E’ quanto emerge da un’analisi pubblicata all’interno dell’ultimo dossier della Uil Scuola che ha lo scopo di puntare i fari su un’emergenza, quella che secondo il sindacato metterebbe a rischio la riapertura delle scuole a settembre prossimo. “Una politica attenta deve saper riconoscere la situazione attuale e agire di conseguenza per garantire il corretto funzionamento delle scuole e il benessere di tutta la comunità educante“, si legge nel dossier.

Di seguito le tabelle elaborate da Uil Scuola:

Di seguito la tabella relativa alla variazione dell’organico (-7.954 posti ATA)

“Più di 20.000 posti ATA resteranno vacanti ingrossando le fila del precariato e avremo 8.000 posti in meno rispetto allo scorso anno”, denuncia quindi Uil Scuola secondo cui “si tratta di una autentica emergenza soprattutto in relazione ai posti in organico di diritto che continuano ad assottigliarsi attraverso riduzioni di personale a discapito della funzionalità del servizio. A tutto questo vanno aggiunti altri 1.000 posti sottratti per i comandi presso le amministrazioni periferiche (Ambiti Territoriale, USR, etc…) previsti dal DL 71/2024.Un consueto copione che ormai si ripropone da tempo che evidenzia le solite scelte ragionieristiche attraverso le quali si pensa di fare cassa. Sono, infatti, tutti interventi che vanno ad alimentare la situazione di precarietà e di difficoltà che vivono le scuole: migliaia di plessi con la presenza di un solo collaboratore scolastico, adempimenti di segreteria, sempre più articolati e complessi che – in tanti casi – vanno ben oltre gli obblighi stabiliti nel Contratto di Lavoro, assistenti tecnici del primo ciclo senza un profilo, che ne specifichi i compiti, che prestano servizio in più istituti”.

“È il momento di intervenire con un piano straordinario di immissioni in ruolo su tutti i posti vacanti e disponibili e con l’ampliamento dell’organico anche al fine di rendere stabile quello aggiuntivo”, conclude il sindacato.

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