Quota 100 e quota 20 per cento (di precari)

L’Inps ha anticipato dati ufficiosi sui pensionamenti anticipati per quota 100, in base ai quali il numero degli insegnanti statali sarebbero circa 14 mila che andranno ad aggiungersi ai 21 mila pensionamenti avvenuti secondo la legge Fornero per complessive 35 mila uscite dalla scuola.

Quei 35 mila pensionamenti lasceranno vacanti altrettanti posti o cattedre distribuite in vario modo sul territorio nazionale e nei diversi settori del sistema.

Come è già successo l’anno scorso, quando le graduatorie provinciali ad esaurimento (GAE) e quelle residue degli idonei dei concorsi non riuscirono a coprire oltre 32 mila sedi vacanti assegnate a docenti con contratto a tempo determinato, anche per l’anno prossimo potrebbero non esserci graduatorie per immettere in ruolo su quei nuovi 35 mila posti vacanti per pensionamento di altrettanti docenti di ruolo.

Gli attuali concorsi in fase di svolgimento difficilmente, nonostante le dichiarazioni rassicuranti del ministro Bussetti, arriveranno in tempo per nominare sui posti vacanti i relativi vincitori.

Nel settore del sostegno, oltre a circa 20 mila posti di organico che risulteranno privi di titolare, sono previsti 10-12 mila posti in deroga (nomine fino a giugno) che andranno ad aggiungersi ai circa 66 mila in servizio quest’anno.

Tra posti in deroga e spezzoni di cattedra, i contratti a termine (30 giugno) potrebbero riguardare non meno di 130 mila docenti supplenti, a cui si aggiungeranno quelli annuali nominati su posti vacanti (circa 50 mila unità).

I docenti con contratto a tempo determinato rappresenteranno circa il 20% del totale: uno su cinque.

Nonostante il grande sforzo organizzativo dell’Amministrazione, la scuola si prepara ad un altro anno scolastico di accentuata precarietà, a cui potrebbero aggiungersi (ma facciamo gli scongiuri) i consueti ritardi delle nomine del personale: un evento diventato assurdamente strutturale per il nostro sistema.

E per fortuna i pensionamenti di quota 100 sono stati soltanto 14 mila, anziché gli attesi 50 mila!