Punti di riferimento per una valutazione puntuale: il giudizio di fine periodo

Dopo aver esplorato negli scorsi articoli le tre prospettive di analisi dell’apprendimento che caratterizzano la valutazione in itinere nell’impianto trifocale proposto, ci spostiamo sulla valutazione periodica e finale. In quanto momento di sintesi interpretativa, la valutazione di fine periodo didattico (trimestre, quadrimestre o anno scolastico) rinvia all’impiego di rubriche valutative, ovvero alla condivisione di riferimenti espliciti che guidino l’apprezzamento complessivo dell’esperienza di apprendimento dell’allievo/a.

La rubrica valutativa descrive una progressione di livelli di intensità di un determinato fenomeno allo scopo di fornire punti di riferimento espliciti e condivisi per la sua valutazione. Di fronte a una variabile che può assumere diversi livelli di intensità, che vanno da un minimo a un massimo, il compito della rubrica è quello di segmentare questo continuum descrivendo alcuni di questi livelli come riferimenti base per apprezzare il grado di intensità della variabile stessa. Un esempio tra i tanti può essere quello della scala Mercalli, come dispositivo per apprezzare l’intensità di un terremoto in base agli effetti che esso produce sulla superficie terrestre nei confronti di persone, cose e manufatti. Tale scala, codificata da Giuseppe Mercalli nel 1902, è un ottimo esempio per comprendere le caratteristiche di una rubrica valutativa.

Siamo in presenza di un fenomeno complesso, come l’intensità di un evento tellurico, determinato da un insieme di fattori di cui non c’era una piena comprensione agli inizi del secolo scorso. Da qui la proposta di valutare il fenomeno osservando gli effetti del sisma sulla superficie terrestre e costruendo una scala ordinale costituita da un insieme di livelli progressivi d’intensità. Da questo punto di vista la scala Mercalli è una vera e propria rubrica valutativa e presenta le caratteristiche che contraddistinguono la valutazione di un fenomeno attraverso uno strumento di questo genere:

– la presenza di un fenomeno complesso, come un evento sismico, la cui intensità è dovuta alla combinazione di un insieme di fattori; 
– la scelta di focalizzare l’osservazione su uno o più aspetti del fenomeno stesso, in questo caso gli effetti prodotti sulla superficie terrestre;
– le caratteristiche ordinali del fenomeno che si intende osservare, ovvero l’intensità degli effetti del terremoto, in quanto non riconducibile né ad una variabile nominale (presenza/assenza del fenomeno), né ad una variabile metrica (esistenza di un’unità di misura con cui quantificarla);
– la descrizione di alcuni livelli di intensità del fenomeno, nel continuum cha va da un minimo ad un massimo di effetti del terremoto;
– la codificazione del fenomeno stesso, l’intensità dell’evento sismico, attraverso il posizionamento sulla scala di livelli elaborata (ad esempio sesto grado della scala Mercalli)

La rubrica valutativa, pertanto, si caratterizza come dispositivo utile a valutare un fenomeno di cui si possa rilevare solo l’intensità, espresso da una variabile di tipo ordinale. Non avrebbe senso, infatti, costruire una rubrica valutativa in presenza di un fenomeno espresso da una variabile nominale, di cui si tratti solo di riconoscere la presenza o l’assenza (al massimo si possono descrivere le caratteristiche dei diversi valori che può assumere la variabile, ad esempio che cosa contraddistingue il maschio o la femmina, ma si tratterebbe di qualcosa di diverso da una rubrica valutativa); così pure in presenza di una variabile metrica, che posso misurare sulla base di un’unità di misura: è inutile che descriva le caratteristiche di una persona alta 1,70 metri, quando posso con maggiore precisione e più sinteticamente misurarne l’altezza.

Questo è solo un estratto dell’articolo presente all’interno del
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Chi è l’autore
Mario Castoldi
Dal 2001 docente di Didattica generale presso l’Università di Torino. Si occupa di problematiche valutative in ambito scolastico, in riferimento alla qualità degli apprendimenti, degli insegnamenti e del servizio scolastico.

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