Profumo nuovamente in sella grazie alla prorogatio del Governo
Mentre stava preparando il suo saluto di commiato dal ministero dell’istruzione, università e ricerca, Francesco Profumo forse non immaginava che la crisi in atto, con la proroga del governo Monti disposta dal Presidente della Repubblica, lo avrebbe rimesso in sella. E con lui i due sottosegretari e l’intero apparato politico-istituzionale che gli ha fatto da supporto in tutti questi mesi di incarico.
Una prorogatio che potrebbe durare qualche settimana o forse più. Un tempo utile al ministro Profumo per cercare, forse, di portare a compimento altri processi di innovazione tra quelli, non pochi, di cui ha parlato nel corso dei suoi 17 mesi passati al ministero dell’istruzione.
Considerato che il ministro Profumo ha scoperto come tra direttive e decreti ministeriali si possa sburocratizzare il sistema, evitando i pareri di organi consultivi e il benestare del Consiglio di Stato o della Corte dei Conti, avrebbe forse il tempo di tentare qualche nuova scorciatoia.
Le voci dei giorni scorsi hanno riferito di un ripensamento del ministro sui decreti per la sperimentazione di diversi progetti di riduzione della durata dei corsi di studio. Il ripensamento, se effettivo, potrebbe riguardare in particolare il contenuto dei decreti, anziché l’aspetto formale dei provvedimenti, cioè la procedura adottata per metterli in atto.
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