Proclamato lo sciopero. Tutor, trattativa lumaca

I sindacati confederali hanno proclamato lo sciopero nazionale con una serie di iniziative così articolate: dal 20 al 28 ottobre 2004, scioperi per regione; 29 ottobre, giornata nazionale di mobilitazione di tutto il personale; lunedì 15 novembre, sciopero generale nazionale per l’intera giornata.

E il tutor? Il ministro Moratti forse ci aveva creduto nella rapida chiusura della trattativa sul tutor, dopo aver invitato i sindacati al ministero dieci giorni fa per chiarire, capire, convincere.

Ma i primi segnali che vengono dall’Aran, dopo la ripresa del confronto negoziale il 1° ottobre scorso, non sembrano molto incoraggianti.

Il ministro ha inviato ai protagonisti del negoziato una lunga lettera di impegni.

L’Aran ha presentato un’ipotesi di soluzione per il tutor su cui, per il momento si è registrata una certa freddezza sindacale (con l’eccezione del sindacato autonomo Snals, che parla di condizioni minime e di primo passo per avviare il negoziato).

La Cgil-scuola (FLC Cgil) ha dato poco peso alla lettera del ministro e ha rilanciato affermando la priorità, rispetto alla questione del tutor, del problema della figure professionali e delle modalità organizzative per gli anticipi nella scuola dell’infanzia.

La Cisl-scuola ha considerato l’incontro interlocutorio.

Sono stati messi a calendario due incontri per il 7 e l’8 ottobre, ma sembra improbabile che da lì escano ipotesi di accordo.

La mobilitazione della categoria e la preparazione dello sciopero (anche contro il tutor) rallenteranno la trattativa. Sarebbe infatti contraddittorio per il sindacato siglare l’accordo sul tutor, mentre nelle piazze se ne chiede ancora una volta l’abrogazione.

Ecco il testo della lettera inviata dai sindacati:

FLC CGIL CISL Scuola UIL Scuola

Ministro dell’Istruzione,
dell’Università e della Ricerca
Ufficio di Gabinetto
Viale Trastevere, 76/a
00153 ROMA

Ministero degli Affari Esteri
Direttore Generale della DGPCC
Ministro Plenipotenziario
Anna Blefari Melazzi
Piazzale della Farnesina, 1
00194Roma

Presidenza del Consiglio dei Ministri
Dipartimento della Funzione Pubblica
Direzione Uff. Relazioni Sindacali
Palazzo Vidoni
Via Vittorio Emanuele II, 116
00186 Roma

Commissione di Garanzia per l’Attuazione
della Legge sullo Sciopero nei
Servizi Pubblici Essenziali
Via Po, 16/a
ROMA

Prot. n. 116

Roma, 4 ottobre 2004

Oggetto: Proclamazione sciopero nazionale di tutto il personale docente, educativo, ATA e dirigente scolastico, del comparto scuola in servizio in Italia e nelle scuole e istituzioni scolastiche italiane all’estero.

Le Organizzazioni sindacali FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola, preso atto dell’esito negativo del tentativo di conciliazione esperito in data 4 ottobre 2004 con l’apposito Organismo di conciliazione e raffreddamento, costituito presso il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, comunicano la proclamazione dello sciopero nazionale di tutto il personale docente, educativo, ATA e dirigente scolastico del comparto scuola, in servizio in Italia e nelle scuole e istituzioni scolastiche italiane all’estero, secondo le seguenti modalità:

dal 20 al 28 ottobre 2004, scioperi articolati per regione, alla prima ora di lezione o di servizio (il personale in servizio nel turno pomeridiano sciopera all’ultima ora) secondo il seguente calendario:
– 20 ottobre: Basilicata e Friuli;
– 21 ottobre: Toscana, Puglia e Marche;
– 22 ottobre: Emilia Romagna, Umbria, Abruzzo, Lazio, Molise;
– 25 ottobre: Lombardia, Calabria e Sicilia;
– 26 ottobre: Veneto e Sardegna;
– 27 ottobre: Liguria, Piemonte;
– 28 ottobre: Trento, Bolzano, Valle D’Aosta, scuole e istituzioni scolastiche italiane all’estero.

29 ottobre, Giornata nazionale di mobilitazione di tutto il personale: i docenti non svolgeranno attività di insegnamento e funzionali al di fuori di quelle strettamente obbligatorie; il personale ATA non effettuerà attività e incarichi aggiuntivi; i dirigenti scolastici si atterranno strettamente ai compiti definiti nel profilo e parteciperanno, su iniziativa dei Coordinamenti unitari regionali, a incontri presso le Direzioni Scolastiche Regionali.
Sciopero generale nazionale per l’intera giornata di lunedì 15 novembre 2004 di tutto il personale del comparto scuola.
Le motivazioni dello sciopero derivano dalle insoddisfacentirisposte fornite dall’Amministrazione dell’Istruzione alle richieste contenute nella nota del 27 settembre 2004 con la quale veniva proclamato, dalle Segreterie nazionali FLC Cgil, CISL Scuola, UIL Scuola, lo stato di agitazione del personale della scuola per la rivendicazione:

dell’apertura immediata delle trattative contrattuali;
dell’incremento retributivo per il biennio 2004 -2005 pari all’8% per il personale docente ed ata per salvaguardare il potere d’acquisto delle retribuzioni;
dell’emanazione degli atti e della definizione degli stanziamenti necessari per il contratto dei Dirigenti scolastici scaduto il 31 dicembre 2001;
del blocco di qualsiasi tentativo di manomissione degli automatismi stipendiali e di conseguente riduzione delle retribuzioni;
dell’impegno ad interrompere una politica contrassegnata da tagli di risorse economiche e di risorse di organico a fronte, fra l’altro, di un incremento delle esigenze delle scuole e di un aumento delle iscrizioni;
dell’avvio di una vera politica di investimenti pluriennali a sostegno della scuola pubblica;
della definizione delle immissioni in ruolo di docenti ed ata su tutti i posti vacanti e disponibili, così come previsto dalla Legge 143/2004;
della salvaguardia degli attuali organici e dell’offerta formativa, ribadendo il giudizio negativo sulla Legge 53/03 e sui suoi effetti;
del rifiuto della proposta di tutor definita dall’Atto di indirizzo che gerarchizza la funzione docente, rompe la collegialità, indebolisce il rapporto con studenti e famiglie;
della salvaguardia delle prerogative dell’autonomia scolastica ed il rispetto del contratto di lavoro;
del più fermo rifiuto della regionalizzazione del sistema di istruzione;
della netta contrarietà a qualsiasi intervento legislativo finalizzato alla definizione dello stato giuridico del personale della scuola;
della ferma opposizione ad ogni intervento dell’Amministrazione, a partire dalla nota riservata con la quale si minacciano sanzioni disciplinari a docenti e Dirigenti scolastici, teso a limitare l’autonomia scolastica definita dalla Costituzione.
Distinti saluti. FLC Cgil
Enrico Panini
CISL Scuola
Francesco Scrima
UIL Scuola
Massimo Di Menna