PD: impegno prioritario il dimagrimento delle strutture ministeriali

Proposte alternative sono venute dalle Regioni e dagli enti locali per recuperare risorse senza tagliarle alla scuola, dimostrando che forse anche il PD è preoccupato di non modificare di molto i saldi della manovra di Tremonti.

Piuttosto che tagli ai servizi, ai cittadini e alla scuola, ha dichiarato Francesca Puglisi, responsabile aerea scuola del partito democratico, meglio snellire gli apparati burocratici centrali. “Il Miur e i suoi uffici periferici, ad esempio, potrebbero ridursi di molto e in breve tempo, dando concretezza operativa  all’Accordo Quadro tra Stato, Regioni, ed autonomie locali  per l’attuazione del Titolo V, parte seconda della Costituzione sull’istruzione. Forse il ritardo nella forma definitiva nasconde la resistenza degli apparati”.

Ma i sacrifici vanno fatti da tutti, cercando soprattutto di non colpire chi manda avanti la scuola e chi è direttamente responsabile delle politiche sul territorio, come le Regioni e gli enti locali. Ciò che serve oggi è la messa in campo di un significativo progetto di sostegno dei diversi livelli locali chiamati a fornire i servizi pubblici, tra i quali la scuola, che bilanci l’esistenza di costi fissi che spinge ad una gestione centralistica. Serve inoltre maggiore capacità di controllo che spinge verso la periferia per un recupero di efficienza del sistema.

La sintesi tra esigenza unitaria ed esigenza di rinnovamento è l’unica operazione possibile in questo momento. Ma richiede vertici amministrativi che ne siano consapevoli e collaborino al suo successo in sintonia con la primaria esigenza di ammodernamento del sistema educativo e perciò del paese.