Operazioni conclusive dell’anno scolastico: le richieste dell’ANDIS

“L’ANDIS segue con molta attenzione le criticità che la situazione epidemiologica e la sospensione delle attività didattiche stanno producendo su studenti, famiglie e scuole. Si tratta di una condizione senza precedenti, che le istituzioni scolastiche hanno saputo affrontare con energie inimmaginabili, pur tra svariate difficoltà professionali, tecnologiche ed umane. Bisogna riconoscere che in questa fase il Ministero dell’Istruzione sta supportando con modalità tempestive e coerenti il sistema educativo di istruzione e formazione. Va rilevato, tuttavia, che una parte degli studenti – per motivazioni varie – non sta partecipando alle attività di DaD con la dovuta diligenza e regolarità“. È quanto fa sapere l’ANDIS in un comunicato stampa che riportiamo di seguito.

Su questa criticità si è concentrata negli ultimi giorni l’azione dei docenti e dei dirigenti scolastici, tesa a fornire agli alunni appartenenti alle famiglie meno abbienti i necessari supporti in termini di dispositivi e connettività. Gli sforzi che tutti stanno ponendo in essere richiederebbero maggiore prudenza nell’utilizzo dell’informazione e della comunicazione da parte dei livelli di governo. Si verifica, infatti, che mentre le famiglie e gli studenti si interrogano sulla validità dell’anno scolastico in corso e sulle modalità con le quali saranno svolti gli esami di Stato del I e del II ciclo di istruzione, notizie contraddittorie, interviste, voci di corridoio e addirittura bozze di decreti ministeriali invadono i canali informativi, creando in molti casi false aspettative negli utenti, ma anche delusione e sconforto negli operatori della scuola, che stanno profondendo notevoli sforzi per rendere significativa l’esperienza di didattica a distanza.

In vista dell’emanazione del preannunciato DPCM di proroga dello stato di emergenza sanitaria e del Decreto Scuola con cui il Ministero dell’Istruzione si accinge a definire misure straordinarie per regolamentare la valutazione delle attività didattiche a distanza e l’ammissione degli alunni alla classe successiva, l’ANDIS avanza le seguenti proposte:

• ammissione degli alunni alla classe successiva: gli elementi di valutazione che i docenti stanno raccogliendo in questa fase andrebbero utilizzati con valenza formativa, non per determinare debiti. Se il Ministero dovesse decidere di procedere, in deroga al DPR 122/2009 e al D.Lgs. 62/2017, all’ammissione all’anno successivo di tutti gli studenti delle classi non terminali del I e del II ciclo, la valutazione finale potrebbe essere rinviata alla fine dell’anno scolastico 2020-21, alla stregua di quanto previsto per i nuovi percorsi degli istituti professionali ai sensi del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 61;

• il decreto dovrebbe chiarire quali sono, in regime di DaD, le prestazioni minime a cui sono tenuti i docenti e gli obblighi di frequenza degli alunni;

• il decreto dovrebbe contenere anche una deroga (limitata al corrente anno scolastico) alle norme che riguardano il funzionamento degli OO.CC., gli scrutini, l’attribuzione dei crediti nel triennio degli istituti di istruzione secondaria di II grado, le prove INVALSI, i PCTO, i progetti avviati con fondi PON, l’adozione dei libri di testo;

• sarebbe auspicabile, infine, che il Ministero dell’Istruzione avviasse un piano nazionale di formazione dei docenti sulla DaD avvalendosi di esperti qualificati da individuare a livello nazionale.