Mensa negata e scuolabus ancora al centro delle polemiche/1

Nei giorni scorsi Tuttoscuola.com ha titolato in modo netto una notizia sui bambini privati della mensa e del trasporto scolastico a causa del mancato pagamento dei contributi per il servizio di refezione e di scuolabus: la morosità non è figlia della crisi.

E abbiamo portato ampia documentazione e resoconti di un fenomeno emerso in coincidenza della crisi ma che ha radici lontane, anche se indubbiamente l’attuale situazione critica di molte famiglie ha acuito le difficoltà per far fronte alle spese dei figli anche per i servizi scolastici.

In linea generale le Amministrazioni comunali che gestiscono i servizi e le istituzioni scolastiche in autogestione hanno moltissime ragioni per cercare di contrastare un fenomeno che per la maggior parte dei casi non ha nulla a che fare con l’indigenza e che deriva da comportamenti disinvolti di molte famiglie.

Se la ragione è, dunque, dalla parte dei Comuni, sbagliano, tuttavia, quelle Amministrazioni comunali che colpiscono gli alunni per le “colpe” dei padri, privandoli del servizio di mensa o di trasporto, mettendoli a disagio di fronte ai compagni.

Se la causa è buona, il metodo, nei casi riportati dalle cronache, è risultato inadeguato o inopportuno, ribaltando le posizioni e inducendo l’opinione pubblica a considerare quasi giustificato il non pagamento di tutti, furbetti e abbienti compresi.