Manovra finanziaria 2025/1: potrebbero essere stabilizzati 18.750 docenti di sostegno
Il Ministero dell’Istruzione e del merito ha comunicato quali risorse la Legge di Bilancio ha stanziato per la scuola. Nello specifico ha anche precisato che: “nell’ambito di un nuovo fondo per la valorizzazione del sistema scolastico, si prevede uno stanziamento di 25 milioni di euro per il 2025 e di 75 milioni di euro a regime per coprire i maggiori oneri connessi all’avvio di un piano di stabilizzazione di docenti di sostegno a far data dall’anno scolastico 2025/26. 75 milioni è, infatti, il differenziale fra il costo dei docenti precari che si intendono stabilizzare e quello per l’assunzione a tempo indeterminato”. Cerchiamo di capire meglio.
In base a questa nota di cui non dubitiamo l’attendibilità, è infatti possibile conoscerne l’effetto concreto.
Il ministro Valditara aveva annunciato questo intervento per la stabilizzazione dei docenti di sostegno nel recente question time alla Camera e in alcune dichiarazioni rilasciate alla stampa nazionale. Se la notizia del taglio di organico dei 5.660 posti di docente sembra andare in senso contrario a quelle dichiarazioni del ministro, la precisazione del comunicato, invece, lascerebbe intendere che il taglio di 5.660 posti si riferisce ai posti comuni, mentre l’organico di sostegno dovrebbe seguire un’altra procedura che porterebbe ad un incremento di organico. Di quanto?
Non è facile precisarlo, perché non è stato indicato il grado di scuola dei posti da stabilizzare e, conseguentemente, non si può conoscere esattamente il valore del differenziale del costo unitario del docente precario su posto di sostegno.
Si può, comunque, stimare in modo attendibile l’importo medio unitario di questo differenziale.
Poiché il riferimento è ai docenti supplenti su posti in deroga fino al 30 giugno, il differenziale lordo dello stipendio iniziale del docente precario è relativo ai due mesi estivi di luglio e agosto, comprensivo del corrispondente rateo di tredicesima. Si tratta di un valore, calcolato sulla media degli stipendi iniziali dei docenti di infanzia/primaria e di secondaria, pari a circa 4.000 euro: è questo il differenziale per singolo docente precario.
Il rapporto tra il differenziale complessivo di 75milioni di euro e il differenziale unitario (4mila euro) fornisce il numero dei docenti da stabilizzare: 18.750 che verrebbero stabilizzati in organico di diritto a cominciare dal 2025-26.
Poiché quei 75 milioni di euro sono a regime, bisognerebbe capire se anche negli anni successivi verranno stabilizzati altri docenti di sostegno nell’annunciato piano di stabilizzazione, con conseguente incremento degli organici.
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