L’UDC sulla scuola: siamo leali ma distinti

Noi ci fidiamo del ministro Moratti, e contiamo sulla sua capacità di fare sintesi tra le diverse sensibilità e proposte che emergono all’interno della maggioranza“. Questo è stato uno dei passaggi più significativi della relazione svolta dall’onorevole Beniamino Brocca in occasione del convegno nazionale organizzato il 30 ottobre 2003 a Roma dall’UDC, presente con tutto lo stato maggiore del partito: i ministri Buttiglione e Giovanardi, il segretario Follini, il capogruppo alla Camera Volontè. Il ministro Moratti è intervenuta per un breve saluto prima della relazione di Brocca, per il quale ha avuto parole di stima.

Brocca ha sviluppato un ragionamento complesso, ricco di riferimenti storici e di citazioni letterarie, alla fine del quale ha indicato un lungo elenco di problemi da risolvere. Si è capito meglio, alla fine del suo intervento, perché la scelta del tema del convegno è caduta sul puntiglioso slogan “Punto per punto”: l’UDC si attende di essere ascoltata sui principali nodi della politica scolastica, dal varo di un canale professionale di pari dignità e consistenza rispetto a quello liceale (qui la polemica è con Confindustria) ad una attuazione delle innovazioni nella scuola primaria che non sconvolga il tanto di positivo che in essa si è realizzato con la riforma del 1990 e l’introduzione dei moduli (e qui la polemica è più sottile e interna alla stessa maggioranza).

Nelle parole di Brocca, e anche in quelle degli altri dirigenti UDC, si è avvertita soprattutto l’orgogliosa rivendicazione del contributo dato dagli ex democristiani confluiti nell’UDC al miglioramento della scuola italiana, ricercata con pazienti mediazioni politiche e sindacali e con la necessaria gradualità, contro ogni astratta “frenesia nuovista“: questo governo non deve ripetere gli errori di “sir Louis Berlinguer“, e deve piuttosto agire con la tecnica dei metodici innesti sulla tradizione, come consigliava Concetto Marchesi, eminente latinista e costituente di area PCI.

Ma l’elenco dei problemi aperti è lungo (Brocca si è limitato ad accenni per capitoli), e non mancheranno nei prossimi mesi le occasioni per mettere a prova le capacità di mediazione e di sintesi operativa del ministro Moratti. Punto per punto.