Le Regioni rivendicano maggiore libertà sulla scuola

Conclusa la proclamazione degli eletti da parte degli uffici elettorali regionali della Corte dei Conti, entra nel vivo l’insediamento delle Assemblee legislative. Alcune regioni hanno già deciso la data di insediamento, altre assumeranno la decisione nei prossimi giorni e comunque non oltre il prossimo 14 maggio.

I governatori del Veneto Zaia e del Piemonte Cota, tra gli altri, hanno già costituito la giunta (in Veneto Marino Zorzato, vicepresidente, sarà assessore alla Cultura, Istruzione, Urbanistica; in Piemonte Alberto Cirio si occuperà di Istruzione, sport e turismo), mentre quelli della Toscana Rossi e dell’Emilia Romagna Errani hanno annunciato che entro questa settimana presenteranno il programma ed anche i nomi della Giunta. Nelle prossime settimane le nomine di altre giunte a partire da quelle di Puglia e Basilicata.

Intanto il governatore della Lombardia Formigoni, che ha assunto l’impegno di definire la “squadra di giunta” entro la fine del mese di aprile, dichiara “sono stufo di vedere la scuola italiana agli ultimi posti in Europa. Sono stufo di vedere i professori depressi a causa di un sistema che non garantisce la qualità … La Lombardia chiede al governo di fare da apripista e di sperimentare un “nuovo modello“.

Sulla stessa linea il governatore del Molise Iorio: “implementare e modernizzare l’offerta formativa … una scuola sempre più legata al territorio… sono questi gli obiettivi strategici a cui stiamo lavorando come Governo regionale“.

E’ del tutto legittimo che le regioni cerchino più spazio all’interno del settore istruzione e vogliano essere pienamente partecipi del legame con il territorio che si realizza per il tramite della scuola.

La capacità di mettere in moto un sistema di gestione del settore istruzione e formazione basato su qualità, valorizzazione del merito, efficienza ed innovazione può costituire un vero salto di qualità nelle politiche formative regionali.

In questo processo di miglioramento dei livelli  di qualità di funzionamento del sistema scolastico, il federalismo scolastico è strategico e può contribuire a voltare pagina, ma va modulato nel tempo secondo forme e modalità che abbiano la forza di garantire, comunque, l’unitarietà del sistema d’istruzione.