Le Regioni chiedono maggiore concertazione sulla scuola

E’ arduo prevedere quale potrà essere l’esito del confronto politico convocato per il giorno 27 gennaio sui regolamenti relativi alle “Norme per la riorganizzazione della rete scolastica e il razionale utilizzo delle risorse umane della scuola” e “Revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione“. La decisione dell’ulteriore approfondimento in vista dell’espressione del parere formale sui provvedimenti in questione è stata assunta nella seduta della Conferenza Unificata dello scorso 22 gennaio per esaminare la disponibilità del governo a recepire le proposte emendative formulate, tra le quali quella posta in via pregiudiziale dalle Regioni di stralcio dei primi tre articoli del regolamento relativo alla riorganizzazione. Errani, Presidente della Conferenza delle Regioni, nel sottolineare l’esigenza di una maggiore concertazione istituzionale “…su provvedimenti che interessano in particolare la riorganizzazione scolastica ed il razionale utilizzo delle risorse” ha ribadito al Governo il rispetto dell’Intesa prevista dal decreto legge n. 154 del 2008.

Le Regioni, a maggioranza, con eccezione della Lombardia, Veneto, Friuli, Molise e Sicilia, hanno espresso un parere contrario sui contenuti del regolamento di revisione dell’assetto ordinamentale ed organizzativo della scuola dell’infanzia e del 1° ciclo di istruzione.

Su entrambi i regolamenti è stato convocato il vertice decisivo del 27 gennaio in vista della Conferenza Unificata del prossimo 28 gennaio per valutare se c’è il consenso alle ipotesi emendative delle regioni e degli enti locali che chiedono al Governo di rispettare i loro ambiti di competenza.