Le preoccupazioni dei Comuni sulla scuola

Si protrarrà con il nuovo ministro Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca Mariastella Gelmini il braccio di ferro che vede l’ANCI (Associazione Nazionale dei Comuni Italiani) riprendere posizione a tutela dell’integrità economica dei bilanci dei Comuni.

La Commissione Istruzione dell’ANCI si è infatti riunita il 15 maggio scorso e ha avanzato precise richieste, a partire dalla chiusura delle “situazioni debitorie residuali fino al 2007” in carico alle scuole relativamente alla TARSU (tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani)

Poi ci sono una serie di spese inerenti al settore istruzione cui i Comuni ritengono di non dover partecipare, quali i pasti gratuiti del personale scolastico docente e non, per i quali gli enti locali ricevono mediamente una somma di “due e i tre euro, a fronte di un costo effettivo compreso tra i 4 e i 6 euro a pasto”.

Anche la questione dei libri di testo è oggetto di preoccupazione dell’ANCI, che lamenta il sostegno da parte dei Comuni della gran parte del costo dei libri di testo, che invece dovrebbe essere proprio dello Stato. La sofferenza dei Comuni in questo caso ammonta a circa 40 milioni di Euro.

Infine, l’ANCI chiede al nuovo ministro di prevedere “risorse stabili“, per gli asili nido e per “la prosecuzione ma anche l’ampliamento del progetto sperimentale delle sezioni primavera”, e ribadisce la competenza delle Province, circa l’accoglienza scolastica e la presa in carico dell’alunno con disabilità e il trasporto scolastico per studenti diversamente abili nella scuola superiore.