La nuova mobilità dei docenti sempre uguale a se stessa

È mobilità del personale scolastico anche quest’anno, con le solite consolidate procedure e senza sussulti di innovazione per una scuola che teoricamente è sempre uguale a se stessa.
Nonostante il Quaderno bianco e la legge delega di riforma Moratti, punti di riferimento di opposte posizioni politiche con identica proposta sul contenimento della mobilità in funzione della continuità didattica, il nuovo CCNI per la mobilità 2008-09 conferma ancora una volta la possibilità per i docenti di richiedere anche ogni anno il trasferimento di sede.
Come riferito nel “1° Rapporto sulla qualità nella scuola” di Tuttoscuola, mediamente l’11% dei docenti cambia sede o ruolo ogni anno, con punte estreme che raggiungono anche il 25%. Se a questo avvicendamento dei prof in cattedra si aggiunge anche quello dovuto al turn over, la continuità è proprio sistemata.
Il sindacato fa il suo mestiere di difendere gli interessi dei docenti, ma c’è qualcuno che si preoccupa davvero degli interessi degli alunni? E su questa questione sarà ben difficile trovare una soluzione per via normativa, visto che ai sindacati è consentita la possibilità di disapplicare leggi su materie contrattuali non gradite. A meno che le norme che il Governo vuole far passare non vengano blindate…
Intanto, insieme ad alcune proposte di miglioramento dell’accordo, la Gilda degli insegnanti di Napoli (http://www.gildanapoli.it) mette a disposizione un interessante “cantiere della mobilità degli insegnanti“, una guida con suggerimenti e approfondimenti tematici. Analogo lavoro di aiuto e supporto è assicurato da altre sigle sindacali, come, ad esempio, la Cgil-scuola che metterà in linea, come di consueto, il vademecum per la mobilità.
Per quest’anno il termine di presentazione delle domande è fissato al 5 febbraio prossimo.