La Consulta chiude la questione degli ex-bidelli comunali

Si chiude definitivamente una questione quasi decennale che ha interessato decine di migliaia di collaboratori scolastici passati dagli Enti locali allo Stato per effetto della legge n. 124 del 1999.

Con il passaggio alle dipendenze dello Stato, la carriera di quel personale era stata ricostruita sulla base dello stipendio già in godimento (temporizzazione) come avveniva da sempre nei confronti del personale statale.

Gli ex-dipendenti locali avevano, invece, rivendicato il pieno riconoscimento di tutti gli anni di precedente servizio ai fini della progressione di carriera.

Ne erano venute sentenze di giudici diversi che si erano pronunciati a favore degli ex-dipendenti degli enti locali, fino a quanto il Ministero dell’istruzione, mediante la legge finanziaria 2006 aveva dato una interpretazione autentica alle norma, annullando qualsiasi pretesa di totale riconoscimento del servizio presta negli Enti locali.

Tuttavia, anche quella norma di legge non era bastata a chiudere il contenzioso, al punto che era stata impugnata davanti alla Corte costituzionale.

La Corte si è espressa con sentenza n. 311 del 16 novembre 2009 e depositata il 26 novembre, affermando che “non sono fondate le questioni di legittimità della legge n. 266 del 2005 (finanziaria 2006)”.

Gli ex-dipendenti degli EE.LL.  dovranno, dunque, adattarsi ad avere un trattamenti di carriera uguale ai colleghi statali.