Intelligenza artificiale a scuola, al via la sperimentazione in 15 scuole

Il ministro dell’istruzione Giuseppe Valditara, nell’intervento pronunciato lo scorso 8 settembre 2024 al Forum Ambrosetti di Cernobbio, ha annunciato che già a partire dal corrente anno scolastico 2024-25 sarà avviata in 15 scuole di Calabria, Lazio, Toscana e Lombardia una sperimentazione dell’uso dell’intelligenza artificiale (IA) della durata di due anni scolastici. Al termine dei due anni l’Invalsi valuterà i risultati del progetto confrontando i risultati ottenuti degli studenti delle classi coinvolte nella sperimentazione con quelli ottenuti dai loro coetanei iscritti nelle classi tradizionali (presumibilmente dello stesso istituto). Se i risultati del progetto saranno positivi, il ministro intende estendere l’utilizzo dell’intelligenza artificiale a tutte le scuole italiane a partire dal 2026.

L’obiettivo dichiarato dal ministro a Cernobbio è quello di facilitare la personalizzazione della didattica tramite programmi informatizzati e assistenti virtuali che con l’aiuto dell’IA provvederebbero ad assegnare ai singoli studenti compiti diversificati “su misura”, individuando le loro eventuali difficoltà di apprendimento – ma anche le loro potenzialità e i punti di forza – e comunicandole contemporaneamente in tempo reale sia a loro sia al docente, che potrà così predisporre (sempre con l’aiuto dell’IA) interventi specifici e individualizzati.

Valditara ha così dato concreta esecuzione a quanto preannunciato nel corso del convegno “La scuola artificiale. Età evolutiva ed evoluzione tecnologica”, svoltosi lo scorso 10 luglio. Non si conoscono i dettagli del progetto, ma l’attenzione posta dal ministro al tema del contrasto della dispersione tramite la valorizzazione dei “talenti” individuali fa ritenere che la sperimentazione possa riguardare alunni iscritti all’anno iniziale delle scuole secondarie di secondo grado coinvolte, in particolare quelle dove si registrano i più elevati tassi di insuccesso, come gli istituti professionali e tecnici. Ma per le stesse ragioni (la prevenzione della dispersione) la sperimentazione potrebbe riguardare gli alunni di terza media. Vedremo.

Con questa sperimentazione l’Italia si aggiunge ai Paesi, come la Cina e altri soprattutto orientali (Corea, Giappone, India) che hanno avviato iniziative analoghe. Ma va detto che anche da noi sono state già avviate alcune significative iniziative volte a sperimentare l’utilizzo dell’IA in ambito didattico.

Tra queste quella, molto interessante, promossa dalla rete di 54 istituti del Friuli-Venezia Giulia, coordinata dal liceo classico Jacopo Stellini di Udine, che ha pubblicato un denso documento “Costruire il futuro. Linee Guida sull’utilizzo dell’IA in ambito scolastico”, consultabile qui online.

Da segnalare sul tema anche l’interessante articolo di Daniela Di Donato intitolato “Prove tecniche di AI a scuola: come integrarla nel nostro sistema educativo”.

Per approfondimenti:

https://www.tuttoscuola.com/esplosione-intelligenza-artificiale/
– L’esplosione dell’Intelligenza Artificiale. ‘Minaccia per l’umanità’: la scuola può girarsi dall’altra parte?
– L’intelligenza è reale (non artificiale)
Intelligenza artificiale: cosa accadrà nel mondo della scuola? (Tuttoscuola, marzo 2024)

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