Il catalogo della CISL

Il catalogo è questo” è il mozartiano titolo che la CISL e la CISL scuola del Lazio hanno assegnato alla parte iniziale del convegno “Quale sistema di istruzione e formazione per il Lazio“, svoltosi il 9 maggio a Roma presso l’Auditorium del Lavoro.

Sindacalisti, esperti e rappresentanti degli imprenditori hanno presentato i vari aspetti del catalogo, approfondendo in particolare con Alfonso Rubinacci, già capo del Dipartimento Istruzione del MIUR, la problematica di tipo costituzionale e istituzionale , e con Elio Formosa, coordinatore nazionale CISL per la formazione professionale, la valenza educativa della stessa formazione, da intendere non in alternativa alla scuola ma come articolazione di un unico sistema educativo.

E proprio questo è il punto che è stato maggiormente dibattuto anche nella tavola rotonda del pomeriggio, alla quale hanno partecipato i rappresentanti di varie forze politiche laziali, di maggioranza (Margherita, DS, Rifondazione comunista) e di opposizione (Forza Italia, UDC).

Di rilievo l’intervento di Silvia Costa, assessore regionale e coordinatrice nazionale degli assessori all’istruzione e formazione, che ha affrontato la questione centrale del convegno: come conciliare la salvaguardia del carattere unitario del biennio 14-16 anni con la flessibilità dei percorsi ritenuta necessaria per la piena valorizzazione di tutte le potenzialità individuali. La soluzione deve essere cercata nella più stretta collaborazione istituzionale tra lo Stato, le Regioni e le scuole autonome, ferma restando le competenze assegnate alle Regioni dal titolo V della Costituzione. Ma l’obbligo di scegliere a 14 anni tra la scuola e il sistema di istruzione e formazione, si è sostenuto al convegno della CISL, discende dalla riforma Moratti, non dalla Costituzione. E può essere portato a 16 anni con un biennio fortemente orientativo e adeguatamente articolato.