Fioroni (Pd): ok svuotare Gae, ma in due anni

La Buona scuola ha il merito di aver rimesso in campo un serio intervento contro il precariato, nella convinzione che i docenti hanno necessità di stabilità didattica nel rapporto con gli studenti.

L’importante ora è una riflessione approfondita per non vanificare questa straordinaria opportunità“: lo dice Beppe Fioroni, deputato Pd, ex ministro dell’Istruzione del governo Prodi, in una intervista ad Italia Oggi nella quale sottolinea che “io da ministro ho scritto in una legge che le graduatorie permanenti andavano chiuse per uscire dall’emergenza e avere un sistema di reclutamento certo. Ma c’è un presupposto oggi da cui non si può prescindere: quest’anno le supplenze annuali sono state 137 mila, di queste 59mila sono da graduatorie ad esaurimento e 78.500 dalla seconda fascia delle graduatorie di istituto“, “c’è bisogno di una soluzione complessiva. Per una parte dei docenti con contratti annuali, e che sono iscritti nelle graduatorie di istituto, scatta tra l’altro la sentenza della Corte di giustizia europea contro l’abuso di supplenze reiterate per tre anni su posti vacanti e disponibili, ossia nomine uno al 31 agosto”.

“Se il governo dovesse mantenere questa esclusione dal piano, ci sarebbero ricadute pesanti in termini di didattica, perché verrebbero messi fuori docenti che ad oggi insegnano, magari a favore di chi è iscritto nelle Gae ma in questi anni ha fatto altro. E poi si esporrebbe lo Stato italiano a ricorsi di massa, con il rischio di dover attuare sentenze di condanna all’assunzione e anche al risarcimento economico”.

“Serve una soluzione complessiva, che contemperi le svariate situazioni“, conclude l’ex ministro, che si dice “convinto che per dare soluzione definitiva ai problemi sia necessario ipotizzare per le stabilizzazioni un processo più articolato e di durata almeno biennale“.