Esame di licenza: troppe cinque prove scritte

Sta per andare in archivio, tra luci ed ombre, l’esame di licenza media 2010.

I quotidiani nazionali, tra cui in particolare Il Messaggero, hanno raccolto a caldo impressioni e valutazioni di professori e studenti. Impressioni che in molti casi sono state negative o critiche.

Al centro delle considerazioni c’è la prova nazionale che non è stata messa in discussione, ma che è stata giudicata molto severa (soprattutto per i test di matematica) sia da parte dei docenti che degli alunni, i quali ultimi hanno lamentato proprio per i test di matematica un tempo troppo breve a disposizione.

Molti prof hanno lamentato l’eccesso di carichi amministrativi connessi con la prova nazionale.

Studenti, docenti e genitori si sono trovati d’accordo, comunque, su un fatto: il carico di cinque prove scritte (sei prove se si considera il doppio test di italiano e di matematica della prova nazionale), svolte in successione senza soluzione di continuità sono tante, anzi troppe.

Il carico delle prove scritte è dato non solo dalla quantità (già di per sé notevole), ma anche dal fatto che tutte hanno assunto un valore pregnante nel nuovo contesto valutativo basato sul voto.

Molti ragazzi – come hanno riferito alcuni dirigenti e commissari d’esame – sono arrivati all’ultimo giorno di prova scritta stanchi, psicologicamente “scarichi”, dopo quattro giorni ininterrotti di prove scritte impegnative (prova nazionale compresa).

Nel confronto con gli esami di Stato gli studenti più grandi ci guadagnano, visto che per loro le prove scritte sono soltanto tre, con un giorno di riposo prima dello scritto finale.

Visto che il regolamento sulla valutazione (dpr 122/2009) dispone in via transitoria che le materie e le prove per l’esame di Stato conclusivo del primo ciclo, previste dalle disposizioni ministeriali vigenti, sono confermate  limitatamente all’anno scolastico 2009/2010, è forse ora di cambiare le prove d’esame e renderlo più razionale.