Errani: la definizione dei livelli essenziali è decisiva per la lotta agli sprechi

A conferma della volontà di fare la propria parte, la Conferenza dei Presidenti della Regioni ha chiesto al Governo il varo urgente di una Commissione su funzionamento e costi della politica sia centrale che regionale. Mettiamo – ha dichiarato il Presidente Errani – tutti i numeri sullo stesso tavolo per individuare interventi omogenei che aiutino a contenere le spese, ad individuare gli sprechi sui quali intervenire in modo concertato e rapido, sulla base del principio della leale collaborazione.

La richiesta della Conferenza dei Presidenti conferma la necessità di individuare, ai fini della determinazione dei costi standard previsti dai decreti legislativi di attuazione della legge 42/2009, i livelli essenziali delle prestazioni anche per il servizio istruzione.

E’ una partita impegnativa per l’istruzione sia sotto il profilo tecnico che amministrativo perché la legge n. 42/2009 sul federalismo fiscale prevede, che “nelle forme in cui le singole regioni daranno seguito all’Intesa Stato – Regione (ora Accordo Quadro) sull’istruzione“, sarà garantita la totale copertura delle spese secondo quanto previsto dalla medesima legge.

La previsione di finanziamento trova un completamento nel principio contenuto nell’articolo 7, comma 1, lettera a) secondo cui le Regioni dispongono di tributi e di compartecipazioni al gettito di tributi erariali per il finanziamento di spese derivanti dall’esercizio delle funzioni che la Costituzione “attribuisce alla loro competenza residuale e concorrente“.

In questo contesto normativo appare fondamentale definire, senza ulteriore indugio, la ripartizione della funzione legislativa e amministrativa fra Stato e Regioni, la costituzione di un quadro di riferimento dei dati finanziari secondo le forme, le modalità e i contenuti della bozza di Accordo Quadro, di attuazione del Titolo V per il settore  istruzione, condiviso, lo scorso 9 giugno nella sede tecnica della Conferenza Unificata, da tutti i soggetti istituzionali interessati.