Emergenza edilizia scolastica/3. Oltre 14 mila edifici non hanno nessuna delle certificazioni per la sicurezza di competenza di Comuni e Province

Su 39.993 edifici scolastici statali, ben 35.538 (89%) hanno solo due, una o addirittura nessuna delle tre certificazioni (agibilità, omologazione centrale termica e prevenzione incendi) fornite da Comuni e Province (dati riferiti all’a.s. 2023-24)

Basterebbe questo dato per capire come i livelli di sicurezza degli edifici in cui ogni giorno vivono milioni di persone tra alunni e personale scolastico attestano tutte le criticità accumulate nel corso di decenni, e alle quali il Pnrr e altri recenti finanziamenti stanno cercando di far fronte.

Qualsiasi struttura privata (non solo strutture produttive, anche semplici uffici), verrebbe chiusa immediatamente per gravi problemi di sicurezza. Gli edifici scolastici, invece, “seconde case” di studenti e luogo di lavoro del personale della scuola, anche senza certificazioni, restano invece aperti per non interrompere un servizio pubblico.

In questo quadro negativo sono oltre 14mila e 500 gli edifici che non hanno nessuna certificazione, pari al 36,3%.

Aosta registra soltanto 8 edifici su 139 (5,8%), seguita da Umbria (16,6%) ed Emilia R. (19,7%).

Come si può immaginare, le regioni del Nord Est con il 21,1% e quelle del Nord Ovest con il 22,6% di edifici senza certificazioni registrano le situazioni meno critiche, rispetto alle restanti aree del Paese, con percentuali sotto la media nazionale, con le Isole che registrano oltre la metà degli edifici senza alcuna certificazione.

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