Emergenza Coronavirus, DPCM 11 marzo: smart working per DS, DSGA e amministrativi

Ancora emergenza Coronavirus: il nuovo DPCM 11 marzo 2020, emesso nella tarda serata di ieri e illustrato in diretta dal premier Conte, contiene ulteriori disposizioni restrittive rispetto a quelli precedenti e, in particolare, a quello del DPCM 9 marzo che aveva posto in ‘quarantena’ l’intero territorio nazionale.

Leggi il DPCM dell’11 marzo 2020

Per quanto riguarda le scuole, il cui personale dirigente e amministrativo nelle ultime ore aveva manifestato notevoli perplessità applicative, il punto 6 dell’art. 1 prevede che le pubbliche amministrazioni di cui all’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, assicurano lo svolgimento in via ordinaria delle prestazioni lavorative in forma agile del proprio personale dipendente, anche in deroga agli accordi individuali e agli obblighi informativi di cui agli articoli da 18 a 23 della legge 22 maggio 2017, n. 81 e individuano le attività indifferibili da rendere in presenza.

Le pubbliche amministrazioni di cui all’art. 1, comma 2 del d.lgs. 165/2001 sono  tutte  le amministrazioni  dello  Stato,  ivi compresi gli istituti e scuole di ogni  ordine  e  grado  e  le  istituzioni  educative….

Pertanto, il personale dirigente e amministrativo può svolgere in via ordinaria attività da casa come lavoro agile (smart working).

Il nuovo DPCM non ne parla, ma, avendo richiamato i precedenti decreti, per i docenti continuano a valere le disposizioni per la didattica a distanza.