Draghi al Senato: ‘Allineare calendario scolastico con esigenze della pandemia. Recuperare ore perse’. Il discorso sulla scuola

“Allineare il calendario scolastico con le esigenze della pandemia.” E’ questo uno dei passaggi del discorso del premier Mario Draghi al Senato. Oggi, 17 febbraio, via alle Comunicazioni del Presidente del Consiglio sulle linee programmatiche del Governo. Dopo le comunicazioni, la seduta verrà sospesa per consentire al Presidente del Consiglio di recarsi alla Camera per il deposito delle linee programmatiche. Dopo le 22 la chiamata per il voto di fiducia.

“La diffusione del Covid – ha spiegato Draghi – ha provocato ferite profonde nelle nostre comunità, non solo sul piano sanitario ed economico, ma anche su quello culturale ed educativo. Le ragazze e i ragazzi hanno avuto, soprattutto quelli nelle scuole secondarie di secondo grado, il servizio scolastico attraverso la Didattica a Distanza che, pur garantendo la continuità del servizio, non può non creare disagi ed evidenziare diseguaglianze”. 

“Non solo dobbiamo tornare rapidamente a un orario scolastico normale – ha quindi aggiunto Draghi –, anche distribuendolo su diverse fasce orarie, ma dobbiamo fare il possibile, con le modalità più adatte, per recuperare le ore di didattica in presenza perse lo scorso anno, soprattutto nelle regioni del Mezzogiorno in cui la didattica a distanza ha incontrato maggiori difficoltà”.  

“Occorre rivedere il disegno del percorso scolastico annuale. Allineare il calendario scolastico alle esigenze derivanti dall’esperienza vissuta dall’inizio della pandemia. Il ritorno a scuola deve avvenire in sicurezza. E’ necessario investire nella formazione del personale docente per allineare l’offerta educativa alla domanda delle nuove generazioni. In questa prospettiva particolare attenzione va riservata agli ITIS (istituti tecnici). In Francia e in Germania, ad esempio, questi istituti sono un pilastro importante del sistema educativo”, ha aggiunto.

“E’ stato stimato in circa 3 milioni, nel quinquennio 2019-23, il fabbisogno di diplomati di istituti tecnici nell’area digitale e ambientale. Il Programma Nazionale di Ripresa e Resilienza assegna 1,5 md agli ITIS, 20 volte il finanziamento di un anno normale pre-pandemia. Senza innovare l’attuale organizzazione di queste scuole, rischiamo che quelle risorse vengano sprecate”.