Discipline STEM/1: spetta ora alle scuole innovare il metodo di insegnamento

È indubbiamente un documento ben strutturato e di efficace impianto metodologico quello varato dal MIM per le Linee guida per le discipline STEM, finalizzate ad introdurre “nel piano triennale dell’offerta formativa delle istituzioni scolastiche dell’infanzia, del primo e del secondo ciclo di istruzione e nella programmazione educativa dei servizi educativi per l’infanzia, azioni dedicate a rafforzare nei curricoli lo sviluppo delle competenze matematico-scientifico-tecnologiche e digitali legate agli specifici campi di esperienza e l’apprendimento delle discipline STEM, anche attraverso metodologie didattiche innovative”.

Spetterà ora alle scuole raccogliere questa sfida per realizzare un cambiamento significativo in un campo che vede l’Italia un po’ in affanno rispetto agli altri Paesi dell’Unione.

L’invito ad integrare il POF triennale arriva forse un po’ tardivo per questo anno scolastico, ma i singoli docenti preposti all’insegnamento delle discipline STEM possono già operare innovando e introducendo anche esperienze concrete per favorire negli studenti un approccio positivo verso discipline di studio considerate ostiche.

Forse per molti docenti si tratterà quasi di una riconversione professionale non facile, ma necessaria.

In proposito, però, la nota ricorda che “Grazie alle risorse del PNRR, le istituzioni scolastiche hanno la possibilità di organizzare percorsi formativi per i docenti sull’utilizzo delle metodologie didattiche innovative per l’apprendimento delle STEM, anche basate su percorsi ‘immersivi’, centrati su simulazioni in spazi laboratoriali innovativi”.

Le Linee guida per le discipline STEM attuano la riforma inserita nel PNRR e contribuiscono al raggiungimento degli obiettivi dell’investimento – Investimento 3.1 “Nuove competenze e nuovi linguaggi” della Missione 4 “Istruzione e ricerca” – Componente 1 “Potenziamento dell’offerta dei servizi all’istruzione: dagli asili nido all’Università”.

Nella nota che accompagna le Linee guida, il ministro scrive, tra l’altro, che “Le vigenti Indicazioni nazionali e Linee guida offrono già molti spunti di riflessione per un efficace approccio all’insegnamento delle discipline STEM, ma questo documento, che non individua nuovi contenuti, intende fornire ulteriori indicazioni metodologiche che possono essere utilizzate dai docenti di tutti i gradi scolastici. È infatti prioritario innovare il metodo di insegnamento, introducendo esperienze concrete, vicine alla vita degli studenti, dalle quali risalire alle regole generali”.

Per approfondimenti:

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