Diplomi falsi, Toccafondi: ‘Fatto grave. Miur e Governo impegnati in lotta ai diplomifici. Fatte 660 ispezioni’

Trentatré insegnanti di sostegno calabresi, 26 donne e 7 uomini, da mercoledì sono stati sospesi dal servizio e indagati dalla procura di Cosenza per falso in atto pubblico. Su questo gravissimo fatto di cronaca riportato ieri anche da Tuttoscuola, si è prontamente espresso il Miur: «Voglio ringraziare chi sta seguendo le indagini e quindi la Procura di Cosenza, insieme ai carabinieri della Compagnia e ai finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria. Aspettiamo di conoscere gli esiti delle indagini e, nel caso, gli adeguati provvedimenti. Però, quanto sto leggendo non può che suscitare preoccupazione», ha detto il Sottosegretario all’Istruzione, Gabriele Toccafondi.

Le 33 persone indagate avrebbero insegnato nelle scuole grazie a diplomi falsi. I diplomi falsificati sarebbero stati adoperati dagli insegnanti, su tutto il territorio nazionale, sia per l’inserimento nelle graduatorie ad esaurimento, sia in quelle d’istituto.

«Come Miur e come Governo abbiamo sempre lavorato per garantire un servizio di istruzione di qualità. Come abbiamo sempre ricordato, siamo per il sistema nazionale di istruzione che è fatto di scuole statali e paritarie e contro chi cerca ‘scorciatoie’. La lotta ai diplomifici è una strada iniziata da tempo e che vogliamo continuare: abbiamo avviato due anni fa un sistema di monitoraggio e azioni di controllo costanti e approfondite, in particolare verso quelle scuole secondarie che presentavano numeri anomali soprattutto nell’ultimo anno scolastico”, ha aggiunto Toccafondi.

Grazie al piano straordinario di monitoraggio previsto dalla Legge 107, la Buona Scuola, nell’ultimo biennio sono stati oggetto di accertamenti ispettivi più di 600 istituti paritari (di cui 232 nella sola regione Calabria). Nella regione Calabria è stata revocata la parità a 7 istituti delle scuole secondarie di secondo grado e 18 scuole dell’infanzia. «È doveroso un ringraziamento al Direttore dell’USR, Diego Bouché, e agli ispettori per il lavoro svolto» ha precisato Toccafondi.

«Dobbiamo continuare ad operare a garanzia della qualità del servizio di istruzione, non soltanto rispetto all’offerta formativa ma soprattutto rispetto alla qualificazione del personale docente. Dobbiamo, inoltre, essere un esempio ‘virtuoso’ soprattutto per i giovani, affinché non cadano anche loro nella facile trappola della ‘scorciatoia’ per la costruzione di un percorso di vita senza le necessarie competenze professionali e in assenza dei titoli obbligatori e di una formazione adeguata»ha quindi concluso il Sottosegretario.