Di Menna (Uil scuola): la burocrazia ostacola la semplificazione

Due mesi per passare da un piano di Viale Trastevere all’altro, da un ufficio all’altro. Due questioni risolte, sulle quali c’era stato un esplicito impegno del ministro, bloccate dalla burocrazia”. Il segretario generale della Uil Scuola, Massimo Di Menna, così sottolinea in una nota la “lentezza inaccettabile” con la quale il pagamento degli scatti di anzianità e il decreto sulla mobilità professionale Ata stanno procedendo.

In due occasioni, il 10 dicembre dello scorso anno e il 12 gennaio 2012, il ministro Profumo aveva dato assicurazioni sul pagamento degli scatti di anzianità e sulla certificazione delle risorse da parte della Commissione costituita dai rappresentanti dei ministeri dell’Istruzione e dell’Economia. Nel secondo incontro anche il tema della mobilità professionale Ata era stato definito dal ministro ‘questione risolta’, con la presentazione di una bozza di decreto che dà il via libera alle nomine.

Ma “registriamo un ritardo inverosimile” – protesta Di Menna – e “il prevalere di una burocrazia irrispettosa delle esigenze di quanti, ogni giorno, con il loro lavoro fanno funzionare le scuole”. Invece nel 2011 gli scatti erano stati pagati regolarmente a gennaio.

A questo punto, sostiene con determinazione il sindacalista, “il ministro faccia le azioni necessarie per risolvere positivamente tali questioni o convochi i sindacati per spiegare gli inaccettabili ritardi”.

E a proposito di ‘semplificazioni’, fa notare Di Menna – in questi giorni ci sono migliaia di persone che con la modifica contrattuale non hanno avuto lo stipendio. “Un paradosso della burocrazia che per la Uil Scuola deve essere superato rapidamente. Si facciano dei bonifici, non è possibile che fino a fine febbraio tante persone restino senza stipendio”. E anche gli inidonei attendono: “Si tratta di insegnanti rimasti in bilico tra pensione e servizio. In attesa risulterebbero malati. La Uil Scuola ha scritto al ministero per risolvere la questione il 18 gennaio. Ancora nessuna risposta”.