Creatività all’aperto con l’Outdoor education

Da lunedì 3 maggio la forbice degli alunni in presenza per tutti gli ordini di scuola potrebbe oscillare complessivamente tra 7.667.374 e 8.505.440, cioè tra il 90,1% e poco meno del 100% dell’intera popolazione scolastica delle scuole statali e paritarie, secondo i calcoli di Tuttoscuola ripresi dai media.

In questo scorcio conclusivo dell’anno scolastico, in piena stagione primaverile, un ruolo importante per massimizzare la scuola in presenza lo avrà la capacità da parte delle scuole di fare “Outdoor Education”, o educazione all’aperto: ossia di organizzare attività educative, anche non strettamente curriculari, all’aperto, eventualmente in collaborazione con associazioni e enti locali.

Stare all’aria aperta, insieme ai propri coetanei accresce le capacità sociali dei bambini e dei ragazzi. Inoltre alcune attività aumentano la consapevolezza verso i temi del rispetto dell’ambiente, della percezione del sé nel mondo e della salute di corpo e mente. Sono gli ingredienti di una didattica outdoor efficiente ed efficace, che contempli attività laboratoriali, motorie e didattica tradizionale.

L’Outdoor Education potrebbe essere una via per una scuola in presenza e in sicurezza post pandemia. Ma come sviluppare e promuovere percorsi di Outdoor Education nelle scuole italiane? Un tema che verrà approfondito lunedì 3 maggio alle ore 17 in una diretta Facebook organizzata da Tuttoscuola (https://www.facebook.com/tuttoscuola).

Nella diretta, in cui Lidia Cangemi – una delle dirigenti scolastiche più attive e antesignane in questo campo – risponderà alle domande dei partecipanti, verrà presentato il webinar “Outdoor Education: fare scuola all’aperto. Una sfida possibile?”. E’ possibile iscriversi a questo link.

 

Per approfondimenti:

Outdoor education: fare scuola all’aperto, sfida possibile? Scoprilo nel webinar del 13 maggio
Nuove frontiere/2. L’Outdoor Education
Outdoor education: fare scuola all’aperto, una sfida possibile?