Convegno CISL. Scrima e Corradini: servono buoni insegnanti

Per fare una “buona scuola” (lo slogan del convegno CISL del 22 marzo) servono prima di tutto buoni insegnanti. Lo ha sostenuto con passione, sommerso alla fine da scroscianti applausi, Luciano Corradini, pedagogista, già sottosegretario con il ministro Lombardi e attuale presidente dell’UCIIM, nel suo intervento al convegno del sindacato guidato da Savino Pezzotta.
Per motivare gli insegnanti, aveva detto a sua volta Francesco Scrima, segretario della CISL scuola nella sua relazione d’apertura, “serve un grande progetto di rinnovamento, serve il coraggio, l’energia, l’ottimismo di un movimento ampio e concertato che stringa in un patto di fiducia e di impegno quanti hanno veramente a cuore le sue sorti e le sorti del Paese“. Un patto che coinvolga attivamente gli insegnanti nella lotta contro l’abbandono, la dispersione e l’insuccesso formativo, e che non si limiti “al semplice innalzamento dell’obbligo scolastico a 16 anni, che può essere rassicurante ma purtroppo è solo una risposta pigra, omologante, che non fa i conti con una realtà in cui il 25% dei giovani si perde prima di raggiungere un titolo o una qualifica“.
Ma la di là dell’ingegneria istituzionale e dei modelli di riforma, ha ricordato Corradini, questa difficile battaglia non potrà essere vinta se non si riuscirà a ridare ai giovani, a ciascun giovane in formazione, valide ragioni per impegnarsi nello studio. E questo dipenderà in misura decisiva dalla professionalità e dall’impegno degli insegnanti: un tema al quale Corradini ha sempre riservato molta attenzione, come mostra un recente volume di saggi dedicati a lui e alla sua opera, pubblicato da Armando, intitolato “Cittadinanza e convivenza civile nella scuola europea“.