Convegno CISL: chi c’era (e chi no)

A distanza di tre settimane dalle elezioni politiche l’occasione fornita dal convegno della CISL sulla scuola era ghiotta. La vasta sala del palazzo Brancaccio era affollata di dirigenti sindacali della CISL, ma si è notato che in prima fila, ad ascoltare Fassino e Rutelli, c’erano alcuni direttori generali del MIUR come Giuseppe Cosentino, direttore del personale della scuola, ma anche Maria Grazia Nardiello, che presidia la delicata frontiera dei rapporti del MIUR con le Regioni, e Francesco De Sanctis, già direttore in Lombardia e nel Lazio, ora al Servizio del controllo interno del MIUR.
Presenti, oltre a diversi dirigenti di seconda fascia del Ministero, erano anche i due ex capi Dipartimento del MIUR nominati dai governi di centro-sinistra, Alfonso Rubinacci e Giovanni Trainito, e Vittorio Campione, braccio destro di Luigi Berlinguer dal 1996 al 2000. Un’altra persona con importanti responsabilità al Miur in anni recenti stava dall’altra parte del tavolo: Alessandro Pajno, consigliere di Stato, già capo di gabinetto dei ministri Mattarella e Russo Jervolino, e autorevole esperto in materia di autonomia scolastica e di rapporti istituzionali tra lo Stato, le Regioni e le autonomie locali, nella mattinata aveva svolto un’interessante relazione su la buona scuola e la Costituzione.