Concorsi non banditi. Conte: ‘Partono’. Interrogativi e preoccupazioni
Venerdì sera sono stati in molti a consultare la Gazzetta Ufficiale concorsi per prendere visione dei diversi bandi (se ne prevedevano quattro), che voci insistenti (anche in ambienti ministeriali) da giorni davano per definiti e pronti alla pubblicazione, nonostante la contrarietà dei sindacati della scuola. Ma l’attesa è andata delusa. Ancora una volta.
Migliaia di candidati che già prima di Natale più volte erano stati delusi da una pubblicazione che alcuni siti davano certa ad horas, questa volta ci credevano, anche perché la sera prima la Gazzetta Ufficiale aveva pubblicato il decreto con il quale si autorizzava il concorso ordinario a 25 mila posti nelle scuole secondarie, che sembrava l’ultimo diaframma prima di abbattere il muro dei bandi.
La delusione lascia ora il posto a una serie di interrogativi.
Quali ragioni hanno impedito la pubblicazione dei bandi di cui, peraltro, già circolavano su alcuni siti le bozze ufficiose, alcune con tanto di termine per la presentazione della domanda di partecipazione al concorso? C’erano già – sempre in versione non ufficiale, che la solita gola profonda di sede a Viale Trastevere faceva circolare, anche se ormai dovrebbe essere stata identificata – i testi dei regolamenti, le tabelle dei titoli e quelle dei posti per regione secondo ogni classe di concorso.
La motivazione più semplice, ma meno plausibile, è che vi sia stato un vulnus tecnico di uno dei bandi. Ma perché bloccare la pubblicazione di tutti i bandi?
Sembra plausibile un contrasto politico dentro la stessa maggioranza di Governo.
Potrebbe avere pesato anche l’audizione delle ore precedenti in Commissione Istruzione del Senato dove molti dei sessanta interventi hanno manifestato decisamente contrarietà al concorso straordinario della secondaria, chiedendo (soprattutto gli esponenti sindacali) un concorso per soli titoli che, a differenza di quello straordinario per solo esame scritto, potrebbe assicurare la nomina in ruolo dei vincitori già al prossimo settembre.
Ma il premier Conte nel corso della conferenza stampa di domenica 26 sera ha confermato l’uscita del concorso straordinario per l’assunzione di 24 mila docenti, e ha lasciato intendere il reclutamento di altri 37 mila docenti (quelli dei concorsi ordinari di infanzia, primaria e secondaria).
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