Concorsi DS: il ritardo può mettere in ginocchio fino a duemila istituzioni scolastiche

La mancata pubblicazione dei bandi dei concorsi DS ha colto di sorpresa anche migliaia di potenziali candidati ma, soprattutto, avrà ripercussioni, come si temeva da tempo, sulla stabilità di tante istituzioni scolastiche. Mentre, infatti, per quanto riguarda l’assestamento delle cattedre, l’eventuale ritardo del concorso straordinario ter determinerebbe danni limitati, in quanto in cattedra, in attesa dei vincitori, andrebbero, comunque, altri docenti con contratto a tempo determinato, assicurando la regolarità del servizio, se pur in condizioni di provvisorietà. Per i concorsi DS, la situazione è notevolmente diversa, in quanto, in mancanza di vincitori, i posti rimarrebbero vacanti e dovrebbero essere affidati in reggenza ad altri dirigenti scolastici di sedi viciniori.

In questo modo si troverebbero in situazioni precarie sia l’istituzione scolastica retta da un dirigente esterno sia quella dello stesso dirigente con presenze dimezzate.

In considerazione del ruolo essenziale dei dirigenti scolastici nel sistema scolastico, funzionale per il buon funzionamento della scuola, è evidente che la parziale o discontinua presenza di chi è preposto dalla legge a guidare, orientare e motivare i docenti può ricadere negativamente anche sull’efficacia del servizio. 

Secondo dati ufficiosi, i posti del concorso DS ordinario dovrebbero essere 587; poiché rappresentano il 60% di tutti posti per i concorsi DS, il restante 40% da riservare al parallelo concorso DS straordinario corrisponde ad altri 391 posti, portando il numero complessivo dei posti a concorso a quasi mille posti (esattamente 978).

Il rischio insomma è che ben 978 istituzioni scolastiche restino prive di titolare fino alla conclusione dei concorsi e, nel frattempo, altrettante istituzioni con il titolare a mezzo servizio per l’incarico di reggenza.

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