Concorso DS, nella bozza priorità ai candidati uomini a parità di punteggio. Uil Scuola: ‘Passo indietro’. Il MIM precisa: ‘Nessuna riserva ai candidati di genere maschile’

Concorso DS: secondo quanto riporterebbe la bozza del bando circolata nelle ultime ore, sembrerebbe che una disposizione normativa dia la priorità, a parità di punteggio, ai candidati di genere maschile.Un miope “copia e incolla” mette in relazione due disposizioni normative diverse. La prima che disciplina la rappresentatività di genere (DPR n.82 del 16 giugno), la seconda che regolamenta il prossimo concorso per dirigenti scolastici. Il risultato di questa sovrapposizione tutta burocratica ci fa fare un passo indietro che sembra appartenere a un’era ormai superata” commenta il Segretario generale della Uil Scuola Rua, Giuseppe D’Aprile. MIM precisa: “Sbagliato e fuorviante dire che il Ministero ha introdotto le ‘quote blu”’. Pittoni (Lega): “Favorire l’equilibrio di genere”.

La bozza del bando del concorso DS che all’articolo 10 prevede: “All’esito della procedura concorsuale,(…) a parità di punteggio complessivo (…), considerate le percentuali di rappresentatività di genere di ciascuna regione (…), che il titolo di preferenza sia in favore del genere maschile”.

Una previsione che niente ha a che fare con l’equilibrio di genere che introduce meccanismi di falsa uguaglianza, che non tiene in nessun conto dell’esperienza, della capacità e delle attitudini. Pensare di creare una perequazione al contrario, indicando il genere maschile come da preferire, introduce nella scuola una diversificazione di genere della quale non si sente assolutamente il bisogno. A prescindere dalla parità di genere la professionalità del personale della scuola non si può misurare in base al sesso“, continua D’Aprile.

Si tratta ancora di una bozza e non di un decreto ufficiale, ma rivendicheremo nei prossimi incontri una revisione” conclude il segretario Uil Scuola.

Puntuale è arrivata la precisazione del MIM che riportiamo, punto per punto: 

– La previsione contenuta nella bozza di bando di concorso per il reclutamento dei dirigenti scolastici discende dall’applicazione di una norma contenuta nel regolamento sull’accesso agli impieghi in tutte le pubbliche amministrazioni, il DPR n.487/94, come di recente modificato dal DPR n. 82/2023.

– Tra le modifiche introdotte c’è quella che prevede che nei bandi di concorso nelle pubbliche amministrazioni debba essere indicata, per la qualifica interessata, la percentuale di rappresentatività dei generi calcolata al 31 dicembre dell’anno precedente. Qualora il differenziale fra i generi sia superiore al 30 per cento, nello scorrimento della graduatoria per le assunzioni, a parità di titoli e merito, si applica la preferenza a favore del candidato appartenente al genere meno rappresentato.

– Nel settore della dirigenza scolastica il titolo di preferenza, a parità di titoli e merito, potrà operare in sede di scorrimento della graduatoria a favore del candidato di genere maschile in quanto in quasi tutte le regioni il differenziale del 30 per cento sul personale in servizio vede la prevalenza del genere femminile. In Sardegna, dove il differenziale è al di sotto del 30 per cento, il titolo di preferenza non trova applicazione.

Pertanto – conclude la nota del Ministero dell’Istruzione è del Merito -, è sbagliato e fuorviante dire che il Ministero ha introdotto le ‘quote blu’ perché non è stata prevista nel bando alcuna riserva a favore dei candidati di genere maschile ma solo una preferenza che non sovverte l’ordine di graduatoria dei vincitori del concorso. Infine, appare alquanto scorretto sul piano delle relazioni sindacali che in una materia così complessa, sulla quale le organizzazioni sindacali sono state convocate per la prescritta informativa la prossima settimana, qualche organizzazione ritenga di dover polemizzare con l’amministrazione prima di aver ricevuto nella sede deputata tutti i chiarimenti e le informazioni del caso, dimostrando fra l’altro un non chiaro inquadramento della questione”.

Nel dibattito interviene anche Mario Pittoni, responsabile del Dipartimento Istruzione della Lega: “Per favorire l’equilibrio di genere previsto dal d.P.R. n. 82 del 16 giugno 2023, il prossimo concorso per dirigenti scolastici darà priorità ai vincitori maschi, ormai ridotti a sparuta minoranza. Lo stesso criterio sarà applicato anche ai concorsi per docenti. In ambedue i casi, comunque, la regola vale solo a parità di punti. Si fa infatti riferimento al d.P.R. n. 487 del 9 maggio 1994, per il quale ‘a parità di titoli e di merito, e in assenza di ulteriori benefici previsti da leggi speciali’, l’ordine di preferenza dei titoli deve privilegiare ‘l’appartenenza al genere meno rappresentato nell’amministrazione che bandisce la procedura in relazione alla qualifica per la quale il candidato concorre'”.

 

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