Competenze digitali/1. Verso un certificato europeo unico
L’Unione Europea si avvicina a un nuovo traguardo nel campo delle competenze digitali. Secondo il bollettino del 22 novembre 2024 del Joint Research Centre (JRC), il principale istituto di ricerca europeo che fa capo al programma Horizon Europe, è stato completato uno studio di fattibilità sul lancio del Certificato Europeo delle Competenze Digitali (European Digital Skills Certificate – EDSC). Questo strumento è parte integrante del framework DigComp 2.2, il riferimento europeo per le competenze digitali dei cittadini. Si tratta di un articolato documento, scaricabile in italiano cliccando qui.
La certificazione è il risultato dell’azione 9 del Piano d’azione per l’istruzione digitale 2021-2027 della Commissione Europea, e punta a uniformare le competenze digitali nei Paesi membri. A sovraintendere al processo di certificazione nel nostro Paese c’è Accredia, l’Ente Unico nazionale di accreditamento, abilitato ad attestare la competenza, l’indipendenza e l’imparzialità degli organismi che verificano la conformità dei beni e dei servizi alle norme.
Ogni paese europeo ha il proprio Ente Unico di accreditamento, che opera in linea con quanto stabilito dal Regolamento CE 765/2008 e dalla norma internazionale ISO/IEC 17011.
Lo studio comparativo dell’JRC mostra che al momento vi è ancora una “disponibilità limitata per un EDSC riconosciuto in tutti gli Stati membri”, e che sono “necessari sforzi sostanziali per attuarlo”, al fine di sostenere il conseguimento dell’obiettivo strategico dell’UE di garantire che l’80% della popolazione adulta possieda competenze digitali di base entro il 2030. Tutti i paesi hanno l’impegno di raggiungerlo (l’Italia è ferma al 46%, e il sistema di istruzione è chiamato a un importante contributo).
Il JRC ha individuato 27 sistemi di certificazione esistenti in tutta l’UE che certificano le competenze digitali, con diversi livelli di copertura geografica e linguistica. Pur essendo diffusamente riconosciuti i potenziali vantaggi di un Certificato europeo unico, visto come marchio di qualità per gli enti di certificazione, lo studio giunge alla conclusione che non ci sono al momento le condizioni per la sua adozione.
Ne deriva una domanda: vuol dire che non è ancora possibile pensare a quel “sistema comune di certificazione” proposto nel Rapporto Draghi sul rilancio della competitività europea, come una delle misure chiave per rendere le competenze acquisite attraverso i programmi di formazione facilmente comprensibili dai potenziali datori di lavoro in tutta l’UE? Nient’affatto: in attesa di un certificato unico, è il sistema stesso della certificazione sotto accreditamento, con un ente unico che può accreditare in ogni Stato – che garantisce il rispetto della conformità, riconosce chi certifica e poi lo controlla – a rappresentare la strada da seguire.
Una strada che il sistema di istruzione italiano ha imboccato con la cosiddetta “CIAD”, ossia la certificazione internazionale di alfabetizzazione digitale, richiesta per ora per la permanenza nelle graduatorie di terza fascia del personale ATA e probabilmente per partecipare al nuovo concorso per Dsga. E che è destinata ad allargarsi con nuove certificazioni (a partire da quella, ormai imminente, sulle competenze digitali del docente) e nuovi utilizzi, per il personale e per gli studenti.
Non è un caso che nel nuovo modello nazionale di consiglio di orientamento, rilasciato dalle scuole agli alunni di terza media a supporto della scelta del percorso di studi superiori, previsto dal MIM con il beneplacito del Cspi e messo da quest’anno a disposizione delle famiglie all’interno dell’E-Portfolio, sia stata introdotta una sezione sulle certificazioni ottenute dalla studente.
L’Italia comunque risulta tra i Paesi che si mostrano più disponibili e pronti a rispettare i tempi e le modalità di implementazione del Piano europeo. Un quadro delle iniziative in corso in Italia sarà fornito dall’Osservatorio sulle competenze digitali 2024 realizzato da AICA (Associazione Italiana per l’Informatica e il Calcolo Automatico, fondata nel 1961), che sarà presentato a Roma il prossimo 12 dicembre. Delle iniziative di Tuttoscuola a riguardo parliamo nella notizia successiva.
Per approfondimenti:
– Competenze/1. Una sfida per l’Europa
– Competenze/2. L’iniziativa inglese di ‘Skills England’
– Rapporto Draghi. Un sistema europeo di certificazione delle competenze per connettere scuola e lavoro
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