Valutazione: attesa per i risultati dell’indagine OCSE-PISA 2018

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Nella mattina di martedì 3 dicembre 2019 a Parigi, e contestualmente in tutto il mondo, vengono resi noti i risultati dell’indagine comparativa PISA (Programme for International Student Assessment) che l’OCSE realizza con cadenza triennale dall’anno 2000 su consistenti campioni di studenti quindicenni di oltre 80 Paesi (ai 35 aderenti all’OCSE se ne sono aggiunti nel tempo decine di altri, interessati all’esito della ricerca).

Si tratta dunque della settima edizione di PISA (le prove sono state sostenute nella primavera del 2018 da circa 600.000 studenti), incentrata questa volta sulla lettura (reading literacy) come principale campo di analisi, anche se come sempre vengono rilevati e comparati anche i risultati ottenuti dagli studenti nelle altre due aree disciplinari tradizionalmente esaminate, la matematica e le scienze, alle quali è stata aggiunta l’educazione finanziaria, testata per la prima volta nel 2015.

Per quanto riguarda la reading literacy i test somministrati nel 2018 hanno tenuto conto del fatto che la pagina stampata è stata affiancata in questi ultimi anni da una pluralità di testi in formato elettronico, reperibili anche online, che veicolano informazioni di scarsa attendibilità e spesso sbagliate. L’intento dichiarato dagli autori dei test era quello di valutare se e quanto gli studenti sapessero distinguere tra fatti e opinioni navigando attraverso i diversi formati. Vedremo i risultati.

Per l’edizione del 2021, che avrà come principale ambito di valutazione la matematica, è già previsto che sarà aggiunto un ulteriore test riguardante il pensiero creativo, mentre nel 2024, focalizzato sulle scienze, sarà valutata anche la competenza nelle lingue straniere.

L’importanza di PISA e la sua influenza sulle politiche educative realizzate nei diversi Paesi sono cresciute nel tempo, e così anche il dibattito sia scientifico che politico sul ruolo che l’OCSE svolge individuando negli investimenti in educazione il principale volano dello sviluppo economico, inteso però essenzialmente, e misurato, come crescita del PIL.