I trasferimenti al Sud hanno ridotto il numero dei posti vacanti per le nomine in ruolo

Dossier di Tuttoscuola sull’avvio dell’anno scolastico/3

52 mila immissioni in ruolo non sono certamente poche. Un bottino che dovrà essere ripartito fitfy-fitfy tra gli iscritti nelle graduatorie di merito del concorso docenti 2016 e quelli delle graduatorie ad esaurimento (GAE), salvo compensazioni tra una graduatoria e l’altra, in caso di numero insufficiente di iscritti in questa o in quella graduatoria.

Quei 52 mila posti, comprensivi dei 15 mila stabilizzati recentemente (10 mila spezzoni + 5mila sostegno già in deroga) con passaggio di altrettanti posti dall’organico di fatto annuali a quello di diritto definitivi, sono il residuo dei recenti trasferimenti dei docenti per il 2017-18, conclusi nelle settimane scorse per infanzia e primo ciclo (per un totale di oltre 33 mila posti) e che si concluderanno tra pochi giorni con gli ulteriori trasferimenti dei professori delle superiori (stimati in circa altri 19 mila).

Sulla base dei calcoli della Flc Cgil, dopo i trasferimenti dei docenti della scuola dell’infanzia sono rimasti vacanti e disponibili 3.871 posti, 2.529 comuni e 1.342 di sostegno, quasi un terzo nelle regioni del Nord Ovest.

posti-vacanti

I posti rimasti vacanti e disponibili dopo i trasferimenti della scuola primaria sono 10.376, di cui 5.482 comuni e 4.894 di sostegno. Ancora una volta e ancor più della scuola dell’infanzia, quasi il 50% di quei posti della primaria – secondo i calcoli di Tuttoscuola – si trova nelle regioni del Nord Ovest.

primaria

La maggior quantità dei posti rimasti vacanti e disponibili residua, comunque, dai trasferimenti dei professori della secondaria di I grado: 19.089, di cui 13.369 su posti comuni e 5.720 di sostegno.

Anche qui oltre un terzo dei posti rimasti vacanti si trova nelle regioni del Nord Ovest.

sostegnoComplessivamente sono 33.336 i posti vacanti: 21.380 comuni e 11.956 di sostegno, con la conferma di una notevole quantità di posti disponibili nelle regioni settentrionali.

totaliLa ragione di questa accentuata distribuzione dei posti vacanti (complessivamente nel Nord Ovest e nel Nord Est rappresentano oltre 21 mila su 33 mila, pari a due terzi del totale) è la conseguenza del consistente movimento dei docenti che hanno chiesto il trasferimento dal nord del Paese verso il Mezzogiorno, dove residuano meno di 7 mila posti vacanti, pari a poco più del 20%.

La conseguenza è che, se i posti vacanti sono al Nord, le nomine in ruolo dovrebbero avvenire in modo più consistente nelle aree settentrionali e centrali. Insomma anche quest’anno molti docenti meridionali iscritti nelle graduatorie di merito o in quelle ad esaurimento rimarranno probabilmente delusi.
 

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