52 mila nomine in ruolo: una sfida tra le emergenze

Dossier di Tuttoscuola sull’avvio dell’anno scolastico/2

Per ridurre il più possibile i consueti ritardi che da tempo compromettono il regolare avvio delle lezioni e che l’anno scorso hanno raggiunto il picco storico con circa 1 studente su 3 che ha visto cambiare il proprio insegnante spesso a lezioni già iniziate, il ministro dell’Istruzione Fedeli ha impresso una forte accelerazione per le nomine in ruolo – da concludere entro il prossimo 14 agosto – di 52 mila docenti (pari alla metà del corpo dei Carabinieri, per intenderci) – su altrettanti posti vacanti.

Si tratta dell’onda lunga del piano assunzionale della cosiddetta Buona Scuola (per circa 150 mila assunzioni).

Compiuta questa straordinaria operazione in piena estate, tra la fine di luglio e il prossimo 14 agosto, nelle due settimane successive vi saranno le ultime procedure per le utilizzazioni e le assegnazioni provvisorie in modo che al 1° settembre tutti gli insegnanti di ruolo possano essere in cattedra.

Si tratta di un programma coraggioso che, pur contribuendo a migliorare gli assetti organizzativi in vista dell’avvio delle lezioni, non risolverà però completamente l’annoso problema di avere tutti i docenti in cattedra fin dal primo giorno di scuola.

Dopo la sistemazione dei docenti di ruolo, seguirà infatti anche la sistemazione dei docenti con contratto a tempo determinato: i docenti con contratto annuale (circa 15 mila in sostituzione di docenti distaccati o comandati altrove: presso altre amministrazioni pubbliche, sindacati, enti, associazioni, ecc.) e dei docenti con incarico fino al termine delle attività scolastiche fino al 30 giugno (100 mila su posti in organico di fatto).

Ci sono infatti altre categorie che compongono il mondo dei docenti con contratto a tempo determinato. Oltre agli organici di fatto dei cosiddetti spezzoni di cattedra nella secondaria e altri (circa 43 mila), altri 12 mila per infanzia e primaria, resteranno poi circa altre 45 mila nomine su posti di sostegno in deroga.

Soltanto una volta completate tutte queste nomine si potrà parlare di normalizzazione dell’anno scolastico. A quel punto però le lezioni saranno già cominciate.

La prima fase del cronoprogramma della Fedeli – le nomine in ruolo prima di Ferragosto – nasconde, però, alcuni ostacoli per una loro efficace applicazione. Ne parliamo qui.
 

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