Scuola, tutto quello che devi sapere sui fondi pensione

di Roberto Abatecola, Direttore generale del Fondo Scuola Espero                                                                                                                                                         

A partire dagli anni Novanta il nostro sistema pensionistico è stato profondamente modificato. I motivi principali di questi cambiamenti sono stati: il progressivo aumento della durata della vita media (che determina di conseguenza un allungamento del periodo di pagamento delle pensioni), il rallentamento della crescita economica (che causa una riduzione dell’ammontare dei contributi necessari a pagare le pensioni), l’introduzione del metodo di calcolo contributivo per determinare l’importo della pensione (l’importo della pensione si calcola in base all’ammontare dei contributi effettivamente versati dal lavoratore nel corso dell’intera vita lavorativa).  

Conseguenza di tali Riforme è che l’importo della pensione, erogata al lavoratore al momento della cessazione del rapporto di lavoro, risulterà nettamente ridimensionato rispetto al passato.

Per assicurare funzionalità ed equilibrio all’intero sistema pensionistico e garantire, a tutti i lavoratori, al momento del loro pensionamento, un tenore di vita simile a quello goduto durante la vita lavorativa, il legislatore ha affiancato al sistema di previdenza pubblico obbligatorio (primo pilastro), la previdenza complementare (secondo pilastro).

La previdenza complementare ha una funzione prospetticamente sempre più importante nella copertura del “gap” che si genererà tra ultime retribuzioni percepite e trattamento di quiescenza.

Guardare agli anni della pensione è quindi oggi più importante che mai.

Fondo Scuola Espero è il fondo pensione negoziale rivolto a tutti i dipendenti della scuola, pubblica e privata. È il primo fondo nato per i pubblici dipendenti. È stato istituito dai rappresentanti dei lavoratori e della amministrazione nell’ambito del contratto nazionale di categoria dei lavoratori della scuola. È, quindi, un diritto contrattuale.

È un’associazione senza fini di lucro, il cui unico obiettivo è quello di permettere all’aderente di costruire una pensione complementare per bilanciare il previsto abbassamento della pensione pubblica.

Espero esprime realmente il mondo della scuola, perché è amministrato e controllato dai rappresentanti eletti dai lavoratori e dai componenti designati dal MIUR.
Chi aderisce ad Espero ne diventa socio: perché Fondo Espero è un’associazione che lavora unicamente a vantaggio dei propri aderenti.

Attualmente Espero è uno dei più grandi fondi negoziali in Italia con più di 100.000 soci.

È un fondo pensione a capitalizzazione individuale e contribuzione definita. Ogni lavoratore che aderisce al Fondo apre un proprio conto individuale dove confluiscono le somme versate.

Il finanziamento del Fondo avviene, quindi, mediante una contribuzione reale e una contribuzione figurativa (o virtuale).

  • La contribuzione reale è determinata dal contributo del datore di lavoro (pari all’1% della retribuzione lorda); dal contributo del lavoratore (è possibile integrare volontariamente il contributo minimo previsto); i rendimenti conseguiti con l’investimento del contributi sui mercati finanziari.
  • La contribuzione figurativa (virtuale) è invece così determinata: su un conto di natura figurativa tenuto dall’INPS Gestione ex Inpdap sono contabilizzati gli accantonamenti delle quote di TFR che maturano dalla data di iscrizione a Espero; esse non sono versate al Fondo man mano che maturano, ma sono accantonate figurativamente presso l’INPS Gestione ex Inpdap che, al termine del rapporto di lavoro, le conferirà a Espero.

Fondo Espero è il Fondo pensione rivolto ai dipendenti della scuola che vogliono costruire una pensione complementare, attraverso versamenti personali e il contributo del datore di lavoro.

È importante sapere che l’iscrizione al Fondo determina l’obbligo per il datore di lavoro di versare il contributo aggiuntivo pari all’1% della retribuzione utile ai fini del calcolo del TFR: Questo contributo spetta solo a chi si iscrive ed è, chiaramente, un beneficio poiché, con l’adesione, raddoppierà la quota destinata all’accantonamento.

Aderire alla previdenza complementare significa accantonare regolarmente una parte dei risparmi durante la vita lavorativa per ottenere una pensione che si aggiunge a quella corrisposta dalla previdenza obbligatoria. La previdenza complementare rappresenta un’opportunità di risparmio a cui lo Stato riconosce importanti agevolazioni fiscali di cui altre forme di risparmio non beneficiano.

Prima di decidere, è necessario informarsi per essere pienamente consapevoli che la propria scelta sia la migliore. Scegliere oggi per una vecchiaia serena!

Per tutte le informazioni necessarie è possibile consultare il sito del Fondo www.fondoespero.it