Ritorno a scuola: gli ‘spazi di mobilità’ nella aule a settembre

Ha destato notevole interesse il servizio di Tuttoscuola che ha prospettato la riorganizzazione delle aule, nel rispetto del distanziamento, tenendo conto anche delle ‘vie di fuga’. Vie di fuga: forse sarebbe più appropriato chiamarli spazi di mobilità. Nessuna norma attuale prevede vie di fuga all’interno dell’aula. Nelle norme antincendio, infatti, l’unico riferimento in merito riguarda il deflusso dall’aula in caso di emergenza (incendio, terremoto) ed è relativo alla porta di uscita e alle sue dimensioni.

All’interno dell’aula, invece, non sono previste vie di fuga. Tuttavia, proprio a causa dell’emergenza epidemiologica che impone un adeguato distanziamento per evitare contatti tra le persone, è necessario prevedere non solo la distanza interpersonale in situazione statica da bocca a bocca, ma anche uno spazio adeguato tra i banchi per consentire la mobilità in sicurezza.

In proposito è urgente che il CTS integri le misure di distanziamento indicate nei suoi documenti, prevedendo, ad esempio, corridoi di mobilità tra i banchi con eventuale indicazione delle distanze.

In attesa di questa quanto mai necessaria e urgente indicazione, si può stimare che i corridoi (tre o quattro) per la mobilità possano essere di almeno un metro tra le file di banchi e di 70-80 cm tra i banchi e le pareti.

Dalla superficie complessiva dell’aula, oltre a detrarre lo spazio antistante la cattedra (almeno due metri corrispondenti a circa 10 mq), occorre anche detrarre lo spazio di mobilità stimabile tra i 10 e i 14 mq. Il restante spazio, esclusivamente riservato agli alunni, consente di calcolare la capienza dell’aula. In un’aula tipo di 36 mq (6 x 6) la capienza massima sarà compresa tra i 12 e i 16 alunni.

 

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