Ritorno a scuola: il metro di distanziamento deciderà lo sdoppiamento delle classi. Ma le vie di fuga?

La distanza da bocca a bocca, prevista dall’ultimo documento del CTS del 22 giugno scorso, potrebbe ridurre al minimo l’esigenza di sdoppiare le classi. A differenza della proposta delle Regioni (non recepita nel testo finale del Piano Scuola 2020-2021) che avrebbe comportato il riconoscimento di una superficie personale di mq 1,80 (1,34 x 1,34) per ogni alunno di scuola dell’infanzia e di scuola del primo ciclo, o di mq 1,90 (m. 1,38 x m. 1,38) per uno studente delle superiori, invece la distanza di un metro da bocca a bocca comporterebbe il riconoscimento per ogni ragazzo di una superficie personale di mq 1 (m. 1 x m. 1).

A dir la verità, il CTS  nel documento del 28 maggio scorso aveva previsto che il metro di distanza dovesse essere genericamente da persona a persona (da spalla a spalla? da gomito a gomito?), ma non da bocca a bocca. Lo spazio personale in quel caso si poteva stimare intorno a mq 1,4-1,5 (m. 1,25 x m. 1,20).

L’applicazione di quei parametri fornisce esiti notevolmente diversi, determinando una capienza massima delle aule (n° alunni che possono essere ammessi) molto differenziata, come si può riscontrare di seguito.

Assumendo a riferimento un’aula tipo di mq 36, da cui preliminarmente vanno dedotti circa mq 10 per l’area di rispetto tra cattedra e banchi (almeno m. 2 lineari di distanza secondo il CTS  del 22 giugno), lo spazio utile per sistemare gli alunni sarebbe pertanto di mq 26.

È di tutta evidenza l’assurdità di un dato che sembra sconfessare ogni indicazione di misure atte ad evitare rischi di contagio.

Nel documento del CTS del 28 maggio, nell’indicare il metro di distanziamento si sottolinea più volte di tenere anche in considerazione dello spazio di movimento.  

Questa esigenza dello spazio di movimento non viene né quantificata né richiamata nel documento del 22 giugno, ma una ‘via di fuga’, aggiuntiva al distanziamento da bocca a bocca, ancorché non identificata (urge chiarire quanto prima!), va prevista in termini precisi per consentire il calcolo attendibile della capienza dell’aula.

In mancanza di indicazioni ufficiali, si può stimare che lo spazio occupato per le diverse ‘vie di fuga’ sottragga più di un terzo dello spazio utile per gli alunni.

Nell’esempio della tabella la capienza con il parametro da bocca a bocca si ridurrebbe ad un massimo di 16-17 alunni.

Ministero e CTS chiariscano con urgenza.

 

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