Prof sospesa torna a scuola: molto rumore per molto

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 “Oggi è una bellissima giornata, sono felicissima di rientrare a scuola con i miei alunni”. Con queste parole la professoressa Rosa Maria Dell’Aria, la docente dell’istituto Vittorio Emanuele III di Palermo, sospesa per due settimane dall’ufficio scolastico provinciale – per non aver vigilato su una ricerca dei propri alunni che hanno accostato le leggi razziali del ’38 al decreto sicurezza, ha fatto il suo ritorno a scuola proprio oggi, 27 maggio. Ad accoglierla in classe ha trovato i suoi alunni e un mazzo di 15 rose rosse, una per ogni giorno di sospensione. “Continuerò a insegnare ai miei ragazzi a crescere, a riflettere a non essere indifferenti – ha detto la prof – e a prendersi cura dell’altro, a essere consapevoli”.

Così si conclude quindi la vicenda che ha visto protagonista nei giorni scorsi la prof. Dell’Aria che non può certo essere paragonata alla commedia di Shakespeare “Molto rumore per nulla”. In quest’ultima infatti si parla di una complicata vicenda, che a un certo punto stava volgendo in dramma, che si conclude poi felicemente facendo svanire nel nulla tutto il gran frastuono che l’aveva accompagnata. Così non è stato invece nel caso della professoressa palermitana Rosa Maria Dell’Aria, dove il gran frastuono c’è stato, ma non si è poi risolto nel nulla.

Anzi, ha fornito a tutti un importante esempio di confronto civile che ha visto, da un lato, una brava e stimata insegnante rivendicare con toni pacati e decisi la libertà di insegnamento sua e la libertà di apprendimento dei suoi studenti, e dall’altro due ministri, quello dell’istruzione e quello dell’interno, recarsi a Palermo anche per chiederle scusa per l’ingiustificata sanzione che le è stata inflitta per aver esercitato la sua libertà di insegnamento e rispettato quella di apprendimento degli studenti. Principi che in questa circostanza sono stati richiamati e ribaditi da tutti.

Questo è il ‘molto’ che è fortunatamente scaturito da questa vicenda che ha segnato la sconfitta di chi aveva rumorosamente cercato di strumentalizzarla, gli zelanti apologeti di Salvini da una parte (come la sottosegretaria leghista Borgonzoni e certa stampa) e chi vede in Salvini non un avversario politico ma il male assoluto, un fantasma da esorcizzare.

Confidiamo che l’impegno pubblico preso dai ministri Bussetti e Salvini a porre rimedio a quanto accaduto si traduca nell’azzeramento (“tamquam non fuisset”) di quanto improvvidamente deciso a livello dell’amministrazione scolastica locale. Una sospensione che la professoressa Dell’Aria ha contestato ma anche rispettato con un socratico atteggiamento di ossequio a una disposizione ingiusta. E ora comprensibilmente reclama giustizia: “Non vorrei che passasse un messaggio sbagliato, cioè che si è trattato di un atto di clemenza o grazia nei miei confronti, perché se è stato riconosciuto ai più alti livelli che sono esente da colpe la mia unica richiesta è che ufficialmente sia dichiarata la mia estraneità e che la sanzione inflittami è ingiusta”.

Non sappiamo in che modo l’azzeramento potrà essere realizzato, ma come abbiamo osservato in uno dei commenti pubblicati nella nostra newsletter della scorsa settimana è bene che una decisione in tal senso venga presa al più presto. E che faccia rumore.