Cruscotto e riapertura delle scuole: il contatore dei giorni a confronto

Durante il confronto con le Regioni per definire il Piano Scuola 2020-2021 la ministra Azzolina aveva parlato del cruscotto informativo che veniva ufficializzato alcuni giorni dopo con la pubblicazione delle Linee Guida il 26 giugno. Questo il passaggio nel testo: “Sulla base dei dati trasmessi dalle regioni è stato costruito un cruscotto informativo, che sarà reso disponibile alla consultazione, che restituisce, a livello di regioni, provincia, comune e singola scuola, dati di dettaglio che consentiranno, nei vari livelli istituzionali coinvolti, di operare proiezioni da parte dei soggetti chiamati poi ad assumere decisioni, ossia da parte degli enti locali proprietari degli edifici ma anche degli stessi dirigenti scolastici, nonché a vantaggio dei direttori degli uffici scolastici regionali.  Il cruscotto consentirà, ad esempio, attraverso un cursore, di poter definire il distanziamento e di rendere evidente, segnalandoli “in rosso”, i casi in cui gli spazi delle aule didattiche espresse in metri quadrati non siano sufficienti ad accogliere tutti gli studenti iscritti.  Questo dato viene restituito sia in modo aggregato per regione, provincia e comune sia, in modo disaggregato per singola istituzione scolastica e addirittura per singolo edificio scolastico di cui si compone la scuola”. Era il 26 giugno 2020 e mancavano allora 67 giorni al 1° settembre, inizio della ripresa delle attività didattiche in presenza.

Evidentemente vi sono ostacoli tecnici da mettere a punto per avviarne l’utilizzo, ma nel frattempo 8.094 istituzioni scolastiche sono già alle prese per determinare la capienza di tutte le aule e hanno urgente necessità di conoscere se e quante di quelle aule non possiedono i requisiti per ospitare interamente la classe.

Accertata l’eventuale non capienza, potranno procedere alla riorganizzazione del servizio con possibile richiesta di organico aggiuntivo o di riduzione/flessibilità dell’orario delle lezioni.