Anief: il governo Monti fa annunci vuoti di contenuti

Sul fronte sindacale l’Anief contesta non tanto l’agenda Monti quanto il documento ‘Un anno di governo’, pubblicato nel sito di Palazzo Chigi, nel quale la Scuola e l’Università vengono descritti come settori rafforzati.

Il governo Monti”, si legge in una nota del sindacato, “si conferma sino alla fine il governo degli annunci ad effetto e vuoti di contenuti: nel documento viene fatto un lungo elenco di ‘azioni di sostegno alla istruzione’ che tuttavia non corrisponde, nemmeno in minima parte, a quanto effettivamente realizzato. L’Anief non può tollerare che la Scuola, martoriata fino all’ultimo con ulteriori tagli al miglioramento dell’offerta formativa, introdotti con la legge di stabilità, e l’Università, a cui sono stati sottratti altri 300 milioni di euro, vengano illustrate alla pubblica opinione come dei settori rafforzati”.

In realtà questi settori “nell’ultimo anno sono stati considerati unicamente dei comparti della pubblica amministrazione su cui fare cassa”, come mostrano “il maldestro tentativo degli ultimi mesi di portare a 24 ore settimanali l’orario dei docenti della scuola media e superiore” e “la balzana idea di avviare un referendum per tentare di abolire il valore legale del titolo di studio”.

Poi l’Anief torna sul tema del concorso a cattedre, caratterizzato da una “inutile e anacronistica procedura selettiva” dalla quale erano stati peraltro esclusi “in modo del tutto immotivato, i giovani laureati e i docenti di ruolo (che però grazie all’intervento dell’Anief hanno invece potuto partecipare)”.

Anche a livello universitario anziché “avviare nuovi concorsi, fermi dal 2009, nulla è stato fatto per stabilizzare quelle migliaia di giovani dottori di ricerca che hanno passato questi ultimi anni tra aule e biblioteche da assegnisti di ricerca, docenti a contratto, cultori della materia. Tutte figure meritevoli e spesso artefici di pubblicazioni scientifiche di alto livello. Addirittura su quest’ultimo punto, anziché procedere nella direzione giusta, come anche indicato dall’Anvur, si è fatto in modo di far valere delle pubblicazioni universitarie davvero opinabili e di basso spessore scientifico”.

Quindi, commenta il presidente dell’Anief, Marcello Pacifico “l’esecutivo uscente avrebbe fatto bene a trovare altri argomenti per riassumere il proprio operato. Prendendo esempio dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che nel discorso di fine settennato ha insistito sulla necessità di far assumere alla scuola il ruolo di protagonista, in termini di risorse e valorizzazione delle professionalità”.

Per la verità anche l’agenda Monti, come si legge nel testo che Tuttoscuola ha pubblicato, usa espressioni analoghe a quelle impiegate dal presidente della Repubblica, ma si tratta di impegni per il futuro. L’anno trascorso è stato un anno di sacrifici duri per tutti, e scuola, università e ricerca non hanno fatto eccezione.