Gelmini a La Repubblica/2: ”Maestro unico migliore dei moduli. I soldi non c’entrano”

L’intervista odierna de “La Repubblica” al ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini (dal titolo Gelmini: “Capisco i giovani ma solo cambiando c’è futuro”), continua, con la domanda se le risorse necessarie per il rigore finanziario non potessero essere trovate diversamente, piuttosto che con l’introduzione del maestro unico nella scuola primaria. Qui però il ministro difende il valore pedagogico della scelta: “I soldi non c’entrano. L’introduzione del maestro prevalente risponde alla necessità di avere un punto di riferimento educativo che accompagni la crescita personale e scolastica del bambino. Al maestro prevalente sarà affiancato il maestro di inglese e di religione“.

Per il ministro, se la scuola primaria italiana è tra le migliori al mondo, questo non lo si deve all’insegnamento modulare: “L’introduzione di più maestri ha portato l’Italia dal 3 posto all’8 nelle classifiche internazionali di qualità della nostra scuola elementare“.

E la Gelmini conclude: “Voglio inoltre ricordare che il maestro prevalente è presente in tutti i paesi d’Europa. Tutti sanno che l’introduzione dei 3 maestri è servita per dare più posti di lavoro proprio quando i bambini diminuivano. Un’esigenza sociale comprensibile, ma non certo formativa e che comunque oggi non ci possiamo più permettere“.