Gelmini a La Repubblica/1: ”Nessuna subalternità a Tremonti”

Nel giorno dello sciopero dell’università, il quotidiano “La Repubblica” pubblica un’intervista al ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini (dal titolo Gelmini: “Capisco i giovani ma solo cambiando c’è futuro”), nella quale l’inquilino di viale Trastevere, intervistata da Luigi Contu e Mario Reggio, tocca tutti i temi oggetto di discussione negli ultimi mesi.

Alla richiesta di un commento circa il calo di consensi dell’esecutivo e suo personale (il cui gradimento sarebbe passato da 42 a 37), la Gelmini risponde: “Quando si fanno riforme profonde si paga sempre un prezzo in termini di critiche e di resistenza al cambiamento. Resto convinta che il paese abbia diritto ad un sistema della formazione moderno e competitivo e che sia mio preciso dovere lavorare in questa direzione. Accanto a chi mi contesta le assicuro che sono molte di più le persone che incontro per strada e che mi incoraggiano a non mollare“.

A fronte della ricorrente accusa di subalternità al ministro dell’Economia Giulio Tremonti, il ministro spiega che il governo è stato votato con il mandato di ridurre il debito pubblico, il terzo al mondo e riqualificare la spesa“. Per questo il ministro sente come suo “preciso dovere“, quello di “contribuire al raggiungimento di questo obiettivo“: “Mi sono resa conto – continua il ministro – che le spese per il funzionamento e il personale della scuola erano fuori controllo ed ho ritenuto indispensabile intervenire. L’Italia spende in istruzione come la Germania, ma i soldi vengono spesi male. Usare meglio il denaro pubblico è un obbligo morale verso le nuove generazioni“.