Contributi famiglie valgono 200 mln

Il fenomeno è molto diffuso, e anche Tuttoscuola ne ha più volte parlato facendo notare la variabilità delle situazioni. Ma a quanto ammonta complessivamente la spesa per i contributi ‘volontari’ che graverà per l’a.s.2014-2015 sulle famiglie italiane che hanno figli in età scolare? A circa 200 milioni di euro, con richieste che vanno dai 60 ai 200 euro, secondo una stima del sito Skuola.net, che denuncia inoltre irregolarità sul “contributo volontario, spacciato per obbligatorio” richiesto anche a famiglie in difficoltà.

Il contributo si configura normalmente come bollettino da pagare intestato alla singola scuola, allegato alla domanda di iscrizione “spesso senza precisare che si tratta di un contributo volontario” e senza tener conto del fatto che  i ragazzi che escono dalle medie rientrano nella scuola dell’obbligo e non sono tenuti a pagare neanche le tasse erariali.

Eppure accade sempre più spesso con richieste economiche sempre più alte. Skuola.net segnala alcuni casi: “Il liceo Carlo Porta di Monza tramite domanda di iscrizione chiede ai ragazzi del primo anno per il 2014-2015 un contributo di 160 euro, con tanto di sconto-famiglia in presenza di fratelli per una quota che si abbassa a 100 euro. Sconti a parte, la dicitura ‘volontario’ non compare. Compaiono invece nel dettaglio tutti gli estremi per il versamento, tramite bonifico bancario o bollettino postale“.

L’I.I.S. Corner di Venezia “chiedendo ai ragazzi del primo anno la quota contributiva pari a 120 euro, chiarisce anche le modalità. Sul modulo di iscrizione infatti, accanto alla somma richiesta, c’è un numerino che rimanda a una nota in calce in cui viene spiegato che i 120 euro comprendono una quota obbligatoria di 30 euro, destinata alle spese di segreteria, al libretto personale e all’assicurazione,  e quota aggiuntiva di 90 euro che comprende 20 euro per materiale di consumo e 70 euro per innovazione tecnologica”.

Il Ministero della pubblica istruzione ha peraltro più volte ribadito la non obbligatorietà del contributo. La circolare del 7 marzo 2013 sottolinea, ad esempio, che “qualunque somma, ulteriore alle tasse erariali e a quanto strettamente necessario per il rimborso di spese sostenute dalla scuola per conto delle famiglie, può essere richiesta soltanto quale contribuzione volontaria“. Per tasse erariali si intendono quelle da versare tramite bollettino intestato all’Agenzia delle entrate, circa 20 euro, da cui sono esonerati i ragazzi in età da obbligo scolastico, quindi fino a 16 anni.